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Colle Valfredda

Antico valico, oggi in disuso, il Colle Valfredda o Freidecoll era un tempo denominato Passo di Valleille o Valeille. Sorge a 2807 metri di quota (2805 secondo Gino Buscaini ne Monte Rosa e Mischabel) ed in posizione N45 47.837 E7 46.947, lungo la dorsale spartiacque Ayas-Valle del Lys, separando la profonda conca dei Laghi di Valfredda dal vallone soprastante il caratteristico villaggio di Alpenzu e quindi Tschemenoal o Chemonal; ad oriente del colle nascono svariati ruscelli che danno successivamente origine ai torrenti stagionali Albetzbach, Freidebach e Rovonòbach, mentre a quota 2679 si nota anche un piccolo lago. (...) Il passo viene valicato assai raramente: i pendii sui suoi fianchi sono di pietraie, senza sentieri, scrisse in proposito Buscaini.

(...) L'ârete est abrupte et, sur les deux versants, on ne voit que rochers au sombre aspect et couloirs vertigineux, l'aveva preceduto sin dal 1928 l'abbé Louis Bonin, precisando che il (meteo) toponimo italiano derivava dal latino Vallis frigida. Nel 1923, anche l'opera Itinerari alpini V. Dall'Attendamento S.A.R.I. in Valle d'Ayas descrisse il passo: Passo di Valfredda, m. 2882. Questo passo ed il passo di Mascogna sono privi di sentiero nella parte alta e sono poco frequentati.

Il colle è compreso tra la Punta Valfredda a sud, da cui prende il nome in lingua italiana, ed il Corno Vitello (o meglio, il suo Dente) a nord. La zona è suggestiva ed isolata, malgrado la relativa vicinanza sia con la conca dei Laghi di Valfredda, sia nei confronti della robusta spalla erbosa proveniente dalla Punta Palasina, da cui del resto diparte il sentiero 5A per il valico. Tale percorso prosegue, mantenendo questa numerazione, in Valle del Lys.

Per raggiungere il Colle di Valfredda è sufficiente percorrere il sentiero 5B, che in due ore e con difficoltà EE risale dal Rifugio Arp al Corno Vitello, passando dalla conca dei Laghi di Valfredda e risalendone l'ampia spalla erbosa settentrionale. A circa un'ora di cammino dal rifugio, una volta raggiunta la cresta erbosa e cominciato il lungo e panoramico traverso che porta ai piedi del Dente e del Corno Vitello, il sentiero 5B giunge in un'ampia terrazza, parzialmente erbosa, ai piedi di un rilievo roccioso. Qui, a 2842 metri ed in posizione N45 47.949 E7 46.784, sorge un robusto ometto circolare con lastra, recante la segnaletica 5A e 5B. La distanza in linea d'aria è di 300 metri fino al colle

Occorre precisare che il 5A non è tracciato al suolo, certo non come il 5B. Si devono seguire le frecce gialle dipinte, con un certo intervallo tra di loro, sulle rocce; si attraversa una pietraia cui segue un ripido pendio erboso, scosceso sulla destra (sud) di chi avanza verso il colle, ormai vicino. Il pendio erboso è traversato da piccoli fronti di frana composti da sassi molto minuti; il sentiero si tiene alto, arrivando all'estrema sinistra del pur ampio valico, ove campeggia un grosso e vecchio ometto. La percorrenza richiede 10 minuti; le frecce gialle sono relativamente meno visibili al rientro. Il panorama, invece, è notevole verso est e verso ovest; si ricorda che lo sperone roccioso immediatamente a sud non è ancora la Punta Valfredda, bensì la Quota 2859 che la precede.

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