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Laghi Croce

Raggiungibili in media in quindici-venti minuti di cammino sul sentiero 4B dal vicino Rifugio Grand Tournalin, i laghi Croce si trovano a 2.555 metri di quota e sono celati in una profonda, ristretta conca che li rende visibili solo all'ultimo. Da anni sono ridotti ad due piccoli specchi d'acqua, alle falde del Palon de Nanaz, del Monte Croce o Mont Brun e, ad ovest, dai Tournalin. Una seconda polla, ancora più piccola ed effimera, è saltuariamente osservabile insieme a una terza ormai del tutto scomparsa; tale configurazione è stata ad esempio notata nel mese di ottobre 2015 da Varasc.it. Negli anni seguenti l'andamento è parso ondivago, anche se nell'estate 2020 i tre laghetti sono stati ritrovati in ottime condizioni, con abbondante portata idrica.

Secondo i dati del Catasto Laghi pubblicati dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, i Laghi Croce possiedono 1900 e 620 metri quadrati di superficie. Derivano dall'escavazione glaciale e dallo sbarramento detritico e, al rilevamento del 21 agosto 2001, risultano privi di fauna ittica, ricchi tuttavia di tricotteri e coleotteri acquatici.

Pendii erbosi e piane rocce delimitano le rive dei Croce, lasciando presto spazio a immense rocce franate anticamente dai rilievi soprastanti. Particolarità di questo piccolo comprensorio lacustre è l'appartenere a quella serie di bacini definiti, un tempo, "laghi delle streghe". Anche qui, la leggenda vuole che basti gettare un sasso nell'acqua per vedere piovere per giorni; in realtà, a giustificare la leggenda sono sempre state le nuvole copiosamente attirate dal massiccio del Grand Tournalin e del Petit Tournalin, capaci di richiamare fronti nuvolosi dalla Magdeleine e dalla Valtournenche.

Laghi Croce. La salita

Come premesso, partendo dal Rifugio Grand Tournalin si raggiunge la conca lacustre in circa quindici-venti, su comodo sentiero. E' sufficiente porsi in fronte al rifugio e scegliere il sentiero che parte alla sua immediata sinistra, salendo tra grandi rocce e pascoli. Il sentiero non presenta difficoltà ed è quasi completamente pianeggiante, spesso percorso dalle mandrie al pascolo che lo ampliano; gli ultimi metri, ormai in vista della conca, sono in relativa discesa. Il sentiero si perde tra le grandi rocce appena prima di arrivare ai Laghi Croce, ma la sua direzione è ormai facilmente intuibile.

Il lago principale, piccolo e posto sul fondale di una conca verde e pietrosa, è alimentato da un rivolo sulla sinistra ed è spesso usato per l'abbeverata del bestiame. Vista la vicinanza con il rifugio, è spesso molto frequentato. Importante notare che il lago si trova sul sentiero numero 4, che da Saint Jacques via Nanaz porta al Monte Roisettaz. A destra del lago, infatti, è ben visibile il sentiero che risale l'erta ma breve pietraia verso il Colletto di Nana, di circa 2720 metri di quota; il sentiero è in tre tratti, descrivendo una sorta di "Z". Dal Colletto si può godere un bel panorama sulle zone Cortot, Tzére e sui ghiacciai. A sinistra del Colletto parte la cresta verso il Monte Croce, piuttosto erta e richiedente grande cautela.

Un ambiente generalmente aspro e desolato, privo di vegetazione superiore, intensamente frequentato nel solo periodo estivo dagli ospiti del rifugio. La salita dell'11 ottobre 2015 non ha evidenziato cambiamenti in merito a quanto descritto in questa pagina, così come le salite successive, fino all'anno 2020.

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