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In caso di emergenza

In caso di emergenza

La montagna presenta un ambiente naturale che, pur non essendo prettamente definibile "ostile alla vita umana" può causare contrattempi o veri e propri incidenti. Per le sue peculiarità (terreni spesso accidentati, barriere naturali, frequenti interferenze con la ricezione dei telefoni cellulari) spesso la gravità dell'incidente viene acuita dalle difficoltà di portare soccorso ai malcapitati. Appare quindi importante apprendere qualche semplice regola da applicare nel malaugurato caso di un incidente, per evitare che questo possa portare a conseguenze ancora peggiori.

Anzitutto, il termine emergenza implica una situazione di reale pericolo, caratterizzata da una reale gravità, con fattivo rischio per persone o cose, con eventuale presenza di feriti o dispersi o gravi minacce per la viabilità e la sicurezza dei centri abitati. Sfortunatamente, la cronaca alpina degli ultimi anni abbonda di esempi borderline: escursionisti e alpinisti "stanchi" e impreparati che ricorrono al Soccorso Alpino a guisa di semplice servizio taxi per il rientro da mete sopra le proprie capacità, privando magari vere vittime di tale disponibilità.

Confondere l'emergenza con simili banalità è controproducente, immorale ed irrispettoso. Il Soccorso Alpino merita il rispetto più grande ed incondizionato.

In caso di incidente, occorre anzitutto valutare tempestivamente la situazione e procedere al primo soccorso delle eventuali vittime, senza tuttavia pregiudicare la propria sicurezza personale e aggiungere ulteriori potenziali unità al novero dei feriti. Se non si hanno nozioni di pronto soccorso, è bene evitare di intervenire sui feriti allo scopo di non pregiudicarne le condizioni o aggravarne i potenziali traumi; questi devono però essere protetti, specialmente se incoscienti, prevenendo ad esempio ulteriori cadute o spostamenti involontari.

L'immediata segnalazione dell'incidente consente agli operatori di intervenire con tempestività, aumentando enormemente le chances a favore dell'eventuale ferito. La chiamata di emergenza dovrà essere calma e precisa, indicando l'esatta posizione del ferito, il numero degli infortunati e le loro condizioni; verranno inoltre richiesti i recapiti personali, di chi chiama ed eventualmente dell'infortunato. All'arrivo dei soccorsi, specie se in elicottero, è generalmente richiesto di disporsi con le braccia sollevate a formare una "Y" ("Yes"), in caso di effettiva richiesta d'intervento; l'operatore telefonico chiederà informazioni sulla possibile presenza di creste, alberi, crinali o cavi sospesi. Sventolare un indumento o tessuto per indicare la direzione del vento può aiutare i piloti nell'approccio; all'atterraggio del mezzo ci si potrà avvicinare solamente su precisa indicazione dei piloti o dell'equipaggio.

Ulteriori informazioni sul soccorso e sul servizio di elisoccorso sono disponibili (gennaio 2014) sul sito dell'Azienda U.S.L. della Valle d'Aosta.

I numeri da chiamare in caso di emergenza sono i seguenti:

Soccorso in Valle d'Aosta: 118

Protezione Civile: 800319319
Soccorso Alpino Valdostano: 800800319
Corpo Forestale della Valle d’Aosta: 1515
Corpo Valdostano Vigili del Fuoco: 115

E' bene annotarsi i recapiti dei servizi di emergenza in modo da poterli contattare tempestivamente. Allo stesso tempo è buona misura registrare sul proprio cellulare un numero telefonico ICE (In Case of Emergency) che permetta agli operatori di contattare i familiari in caso di necessità.

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