Gran
Lac de Tzére
Tanto importante quanto isolato e nascosto in
una delle zone più selvagge e precluse della Val d'Ayas, il bellissimo
bacino di Tzére o di Cère sorge a 2860 metri di quota sotto le impressionanti
propaggini del Mont de Verra (3128 metri) e, a settentrione, sotto gli
abbacinanti ghiacci del Ventina. Da un punto di vista scientifico, i
bacini della zona sono ripartiti tra Laghi del
Ghiacciaio di Tzére e Gran Lago di Tzére.
Quest'ultimo giace in un ambiente che denota
la sua origine glaciale: una conca nascosta ed impensabile, riparata da
una morena e, precedentemente, da un'arida ed interminabile pietraia
rosseggiante. Un ambiente assolutamente arido e desolato, che mai
lascerebbe presagire la sconcertante e sorprendente bellezza del bacino
retrostante. Si segnala che nel tragitto tra il bivacco Mariano ed il lago di Tzére è stato trovato un masso coppellato, descritto, segnalato ed ufficialmente rivendicato nel numero invernale 2008-2009 della rivista "Carnet Val d'Ayas". Tutte le recenti modalità di salita, nei valloni di Cime Bianche e di Tzère, sono riportate nel manuale Le Vette della Val d'Ayas edito nel 2008 (pagine 48 e 49); questo percorso, segnalato da ometti e su terreno roccioso a tratti instabile, richiede sicurezza di piede e capacità di progressione. Vai
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Gran Lac de Tzére. La via di salita Il Gran Lac de Tzére si raggiunge dopo aver preventivamente guadagnato il bivacco Città di Mariano Comense attraverso il sentiero 6C, meta che già di per sé richiede due ore e trenta di tempo; il sentiero è descritto nella pagina apposita ed è classificato EE. Per arrivare al lago, grossomodo localizzabile durante la salita mediante la poderosa cascata che discende nel sottostante vallone di Tzère, dando vita all'omonimo torrente che attraverserà poi Fiery per confluire nell'Evançon, bisogna lasciare sulla destra il bivacco. Sull'arida pietraia rossa si troveranno numerosi totem, stagionalmente rinnovati, alcuni dei quali inerenti alla zona, sottostante i ghiacciai, dove si può reperire dell'acqua. Tenendosi indicativamente alla destra del bivacco, senza puntare direttamente al ghiacciaio laterale ma rivolgendosi ancora più a destra, si sale prima una scoscesa ma stabile pietraia rossa stranamente caratterizzata dall'assoluta mancanza di vegetazione e, paradossalmente, dall'abbondanza di ragni e relative ragnatele nel periodo estivo. La pietraia può rivelarsi rischiosa in caso di cadute, ma possiede una superficie piuttosto zigrinata su cui è facile camminare; a fine luglio 2013 è parsa ancora parzialmente innevata. La prudenza è comunque d'obbligo, oltre al suggerimento (forse banale ma necessario) di chiudere accuratamente tasche e zaini: quanto perso in questa zona è destinato a rimanervi. In data 22 luglio 2008,
Varasc.it ha raggiunto nuovamente il pittoresco lago di Tzère,
incontrando nuovi ometti sul percorso tra il bivacco Città di Mariano
Comense ed il lago, nel quale campeggiavano numerosi iceberg. Il
lago è stato raggiunto in quaranta minuti, con forte vento; si segnala
il ritrovamento di un masso coppellato, probabile testimonianza
dell'antica presenza umana in queste zone. Vista l'esperienza, il tentativo di risalita
verso la forcella soprastante l'antico solco del Grande Ghiacciaio di
Verra è caldamente sconsigliato
dall'autore e non verrà trattato in questo sito. Vai alla Galleria Fotografica Superata la pietraia, si presenta un paesaggio sempre più
lunare. Il rosso 'marziano' lascia infatti il posto al tetro grigio
sabbioso di una morena breve ma imponente che torreggia davanti a noi,
convinti di trovare il lago ai nostri piedi. Per quanto concerne la tempistica,
ecco la relazione della salita al lago effettuata da Varasc.it
mercoledì 17 agosto 2005. Nell'estate 2007, il
sentiero 6C che da Blanchard porta al Bivacco Città di Mariano (N45
53.968 E7 42.993) è stato sapientemente integrato da una serie di
ometti di pietra, ben evidenti, alcuni dei quali parzialmente dipinti in
giallo. Altri ometti, meno visibili in quanto mimetizzati nel colore
rossastro circostante, proseguono alla volta del vicino Lago di Tzére. Una importante e comoda variazione di percorso
è da segnalare lungo il tratto inferiore del TMR per le Cime Bianche e,
inizialmente, per lo stesso Bivacco Mariano: appena oltre Fiery è infatti stato realizzato l'ottimo sentiero che
risale il valloncello di Tzére, accedendo innanzitutto al bosco
retrostante la pensione Bellavista. Qui si alza descrivendo un'ampia
curva sulla destra, panoramica sulla bella cascata proveniente da Tzére
e dal lago omonimo: si passa sotto una evidente parete rocciosa nera,
con alcuni nomi incisi in giallo, raggiungendo una bella terrazza
panoramica con tanto di panchina e staccionata. Appena oltre il
sentiero, recentemente messo in sicurezza, si inerpica sul lato destro
(per chi sale) della cascata, con gradini e tubi blu in polietilene
corrugato, atti a contenere eventuali tracimazioni. Appena sopra si
accede, dopo gli ultimi alberi, al valloncello di Tzére: il sentiero
corre sulla destra del pianoro e del torrente, con frequenti innesti di
pietrame nei punti più cedevoli, in piano. Si arriva ad un ponticello
in legname chiaro, con una unica balaustra sul
lato a monte: da qui si scorge una bella vista del Palon di Tzére e del Bivacco Mariano. I segni gialli
(frecce e TMR)
sono frequenti. Oltre il ponte, si piega a sinistra sotto alte pareti
nere, risalendo poi di fianco ad un ruscello: si sorpassa una curiosa
roccia grigia emergente dall'erba come un dente lungo e dotato di
sperone, salendo poi ad unirsi al precedente tracciato TMR - 6,6A, 6B.
L'arrivo nel vallone soprastante avviene presso il caratteristico
ruscello dalle sponde rossastre (ferrose): procedendo a destra si
prosegue per il Palon e per il Bivacco, a sinistra si rientra nel
vallone di Cime Bianche. Varasc.it è tornato al Bivacco Mariano Comense sabato 22 agosto 2009, proseguendo per il lago di Tzère. Partiti alle 08.07 da Saint Jacques abbiamo raggiunto il bivacco alle 11.00, ripartendo dopo una pausa per il lago, raggiunto alle 12.10. Durante il percorso si è notato il rifacimento della vetusta e labile segnaletica lungo il sentiero 6C, con numerose e ben visibili frecce gialle. Durante la salita di giovedì 18 agosto 2011 non si sono osservate modifiche nel tratto tra il bivacco ed il grande lago, ben evidenziato da frequenti, grandi ometti. La salita, iniziata alle 11.20 dal bivacco, è terminata al lago alle 11.45. Varasc.it è tornato al magnifico bacino di Tzére domenica 28 luglio 2013, partendo dal bivacco alle ore 10.50 e raggiungendo il lago alle 11.15 seguendo una nuova linea di ometti, probabilmente realizzata per superare nevai ancora molto estesi.
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