Roberto Taioli

“La Pietra e il Sogno. Presenze letterarie in Val d’Ayas tra Ottocento e Novecento”

Edizioni Stylos, pagine 334, Euro 18.00. Prefazione di Saverio Favre

 

   

Ecco un’opera che ci permette di scoprire un aspetto forse meno conosciuto della Val d’Ayas, vale a dire quello letterario.  L’autore, Roberto Taioli, ci mostra il lascito di tanti grandi scrittori alla bella Ayas, permettendoci di avvicinare in un unico volume brani, racconti e poesie altrimenti difficilmente rintracciabili. Il numero di autori è veramente elevato, così come la differenza di stili, prose e linguaggi: tuttavia ognuno di loro ha voluto lasciare sulla carta la testimonianza di un passaggio, di una sosta, di un’infanzia trascorsa tra le nostre amate montagne. Ne “La Pietra e il Sogno. Presenze letterarie in Val d’Ayas tra Ottocento e Novecento” troviamo così autori come Tolstoj e Gozzano, De Amicis e Gorret, Rosetta Loy e molti altri. Ognuno di loro ci racconta una tradizione, un aspetto della montagna, un modo di vivere delle genti alpine: tratti che ci ricordano le nostre esperienze ayassine e che suscitano in noi l’immediata nostalgia di quei luoghi magici. Nell’insieme, il libro si presenta come una grande raccolta di scritti che, in realtà, sono una cosa sola. Un sincero ed appassionato tributo ad una Valle amata e sognata, una Valle ove ritornare è sempre bellissimo e doveroso.

In altre parole, un’opera interessante dal punto di vista letterario; un mezzo affascinante per ricordare l’abbraccio della bella Ayas nei lunghi mesi di lontananza.    

 

 

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