Grande Ghiacciaio di Verra     

Uno dei maggiori ambiti glaciali della Valle d'Aosta, il Grande Ghiacciaio di Verra chiude a nord il profondo solco della Val d'Ayas, preludio alle retrostanti cime di confine. La sua bellezza e la sua imponenza, è ovvio, sono evidenti. Chiunque abbia proseguito dopo il Rifugio Ottorino Mezzalama per superare infine le grandi rocce levigate che ne chiudono definitivamente la cresta morenica non avrà mancato di notare lo splendore del contrasto offerto improvvisamente dal ghiaccio, dopo tanta roccia. Per approfondimenti e relazione della salita, si consiglia di consultare l'apposita sezione di questo sito. Per ulteriori informazioni sui ghiacciai ayassini e sullo stesso Grande di Verra, consultare la sezione Aspetti naturalistici di questo sito. 

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Il Ghiacciaio di Verra si apre appunto sopra al rifugio Mezzalama, ed è diviso in Grande e Piccolo Ghiacciaio dallo spuntone di roccia del Rifugio Lambronecca. Si presenta come un'immensa conca glaciale, attualmente purtroppo in ritirata come molti ambienti similari sulle Alpi; all'incirca al centro, l'inconfondibile conformazione rocciosa del Becco dell'Aquila. Non vi sono crepacci visibili in rilievo, tuttavia è opportuno attraversarlo con le normali precauzioni relative alla progressione su ghiaccio. L'uso di ramponi è discrezionale ma consigliabile, così come di bastoni da sci o racchette telescopiche ed, ovviamente, opportune protezioni per gli occhi. Raggiungere il Ghiacciaio di Verra non è difficile: molti vi arrivano proseguendo sul sentiero numero 7 oltre il Mezzalama, da cui è raggiungibile in circa quindici minuti. Il percorso richiede il valico di facili rocce slavate, generalmente salde a parte la residua presenza di detriti e sassi, ed è ben segnalato da segni circolari di colore giallo e piccoli totem. Un'ultima bastionata di rocce rosse, molto ampie e facili da superare, precede immediatamente il ghiacciaio. Questo tratto può diventare scivoloso in caso di abbondante innevamento. Per gli interessati al rifugio Guide d'Ayas al Lambronecca, il pianoro glaciale si traversa obliquamente sulla sinistra, quasi sempre usufruendo dell'evidente traccia. Una prima fascia detritica immette allo scivolo detritico e, quindi, all'ultima rampa sottostante il rifugio. Dal 2009, un nuovo percorso, debitamente segnalato da piccole frecce gialle, collega il rifugio Ottorino Mezzalama al bordo inferiore del Grande di Verra, rendendo considerevolmente più agevole la risalita delle "rocce rosse". 

Varasc.it è tornato al Ghiacciaio di Verra domenica 18 luglio 2010, partendo da Saint Jacques alle 06.45 e raggiungendo il Pian Inferiore alle 07.20, il Lago Blu alle 7.45, il rifugio Mezzalama alle 09.30. Ripartito alle 10.10, ho raggiunto le "rocce rosse" ed il Ghiacciaio di Verra alle 10.35, notando le cattive condizioni del ghiacciaio immediatamente antistante. Si segnala che le paline a Saint Jacques attribuiscono 04.45 ore per il rifugio Mezzalama (!) e 3 ore dal Pian di Verra, salvo tornare ad attribuire 4 ore al bivio per il Lago Blu (!). L'anfiteatro glaciale del Grande di Verra non è parso in buone condizioni. La traccia per il rifugio Guide d'Ayas è invece ben visibile.

Varasc.it è tornato al ghiacciaio domenica 15 luglio 2012, salendo quindi al Rifugio Guide d'Ayas al Lambronecca. Provvisto di traccia, il Grande di Verra è parso in condizioni sostanzialmente buone, grazie tuttavia alla recente nevicata dei giorni precedenti. Ai piedi della seraccata si sono notati molti frammenti di ghiaccio.

 

 

 

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