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Laghi di Estoul

Bacini lacustri di dimensioni ridotte ma dall'affascinante e discosta posizione, i Laghi di Estoul o Lacs Chamen hanno la prerogativa di trovarsi in una segreta valletta laterale sul versante orientale della media Val d'Ayas, relativamente poco conosciuta e frequentata, dominata dalla curiosa Bocchetta di Eclou.

Questa valle è in realtà un "cerchio glaciale" a forma di escavazione, un verdeggiante solco creato da un antico ghiacciaio minore che, cadendo sull'odierna Verrès, confluiva poi nel ghiacciaio dell'Evançon responsabile dell'attuale conformazione ayassina. Il lago superiore e maggiore sorge a 2450 metri, l'inferiore a 2433; l'attacco inferiore del percorso ha subìto modifiche nell'estate 2014, come descritto in seguito, nell'estate 2016 e ancora nell'estate del 2020.

La zona, specialmente fuori stagione, offre piacevolissime possibilità di grandi e remunerativi trekking con panorami sempre mutevoli. A metà agosto 2022 i laghi minori del comprensorio sono apparsi in secca, o quasi.

I Laghi di Estoul. Posizione e caratteristiche

Come premesso, la zona dei laghi è situata sul confine orientale della media Ayas, separata dal territorio del comune di Gressoney-Saint-Jean da quella parte dell'aspra cresta intervalliva che, dai 2664 metri del Mont Ciosé sale verso la Bocchetta di Eclou e, successivamente, verso i 2752 metri della Punta Valnera. Facilmente accessibili nella bella stagione da Estoul, i laghi si trovano appena sotto la testata circolare che delimita la valletta, all'ombra degli impervi pendii orientali dell'imponente Monte Bieteron, della Valnera e del fiero Mont Ciosé.

Secondo i dati del Catasto Laghi pubblicati dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, il Lago di Estoul inferiore ha una superficie di 2765 metri quadrati ed è privo di fauna ittica e vegetazione subacquea, pur essendo ricco di tricotteri, rane e sanguisughe. Il Lago superiore di Estoul ha invece un'estensione di 505 metri quadrati e deriva dall'escavazione glaciale; è privo a sua volta di fauna ittica e vegetazione acquatica. E' circondato da sponde erbose, frequentemente sfruttate come pascolo. Un altro lago, più basso dei due, è ormai colmato e situato a poca distanza dalla sorgente detta Fontana Fredda, chiusa con pietre e recintata nel 2016; la recinzione è risultata divelta il 28 giugno 2020, probabilmente dalle valanghe, mentre il lago in questione è risultato più ricco d'acqua, a inizio stagione estiva.

Un altro laghetto di minuscole dimensioni è visibile dall'alto sull'altopiano del lago superiore e più prossimo al pendio del Monte Bieteron (visto e confermato nel luglio 2017, nel 2020, 2021 e 2022). Questo laghetto è parso in secca a metà agosto 2022.

Nel periodo invernale, la prima parte della salita è protetta dai boschi, superando tuttavia un ampio fronte di valanga particolarmente esposto ed addentrandosi quindi nel vallone (per quanto ampio) chiuso lateralmente dai ripidi contrafforti del Mont Ciosé e del Bieteron. Per tali motivi, la salita deve essere accuratamente subordinata al meteo ed all'innevamento, oltre che soprattutto alle condizioni di stabilità del manto nevoso.

Laghi di Estoul. Le vie di salita

Partendo dai 1815 metri del parcheggio soprastante Estoul si segue il sentiero 6A che, riservato agli "escursionisti esperti", conduce in tre ore alla Punta Valnera. Il sentiero, insieme al 6B per il passo della Bocchetta di Eclou, devia a destra separandosi dal tracciato del numero 6 (per il Lago Litteran e per il Bieteron) prima dell'abitato di Chanlossere, nel bosco.

Nell'estate 2014 si sono osservate importanti novità: quattro cartelli artigianali, a forma di freccia e di color verde fosforescente, indicano visibilmente i laghi sin dalla partenza appena oltre il parcheggio di Estoul, suggerendo di risalire lungo il tracciato della pista da sci invernale e quindi di piegare a destra fino all'inizio del sentiero vero e proprio, lungo la sterrata. Qui, nel 2014, si sono notati due cantieri per la captazione delle risorse idriche locali, con massiccio sbancamento del pendio e disboscamento dell'area interessata, esattamente alle spalle dell'inizio del sentiero per i Laghi di Estoul; il punto di salita è indicato da un cartello oltre che dalla vecchia lapide in pietra. I due cantieri sono stati chiusi nell'autunno 2014, le strutture ormai interrate; nel mese di agosto 2016, si è tuttavia notato che un'ampia pista sterrata ha stravolto il tratto del 6A dalla strada principale all'imbocco della valle dei Laghi di Estoul. Ampia tra i due e i tre metri, la pista è intervallata da tombini in metallo. Questa pista è parsa parzialmente rinverdita, con una minore percezione del danno al sottobosco, solo nell'estate 2017.

Nel mese di agosto 2020, in parallelo e intersecando il sentiero di salita ai Laghi di Estoul, è stato invece scavato un tracciato per MTB, "Panoramix", esteso dall'arrivo della seggiovia di Estoul al paese omonimo. Lo scavo ha comportato la rimozione di vasti tratti di sottobosco ed è stato fortemente criticato da moltissimi frequentatori della zona, anche online. La pista è parsa abbandonata e inutilizzata sia nel 2021 che nel 2022, anche se a metà agosto sono apparsi un paio di cartelli che ne vietano l'accesso all'escursionista.

Il sentiero per i laghi, ad ogni modo, attraversa un vasto territorio boschivo soprastante il paesino di Moucheroulaz, che si scorge in basso a destra tra le abetaie, sbucando dagli alberi all'inizio della valletta dei laghi. Più sopra si incrocia il Rio Chamen, derivante dai laghi stessi, che confluirà nel Torrent Graines a Ponteille: sempre nell'agosto 2016, si è qui notata una prima struttura interrata per la captazione idrica, simile all'ingresso di un bunker. I lavori erano in corso il 2 agosto, in zona, e sono parsi già ultimati nella primavera 2017.

Si prosegue al suo fianco destro per un breve tratto in mezzo ai pascoli che d'ora in poi ci accompagneranno mentre ci inoltriamo in una valletta umida e nascosta, protetta da massicce bastionate di roccia sulla destra, da ripidi pendii erbosi sulla sinistra. Il 6A (a tratti quasi cancellato tra l'erba estiva, tra cui primeggiano d'estate l'arnica ed il myosotis) descrive una sorta di semicerchio tra i fertili pascoli, abbandonando a sinistra il ruscello ed inerpicandosi dolcemente sul primo di una serie di bassi ed ampi poggi erbosi, contraddistinto da un masso erratico ormai interrato sul cui dorso, alla nostra sinistra, crescono tre larici. Da qui il sentiero è ben tracciato e porta ad ammirare una bella cascata sulla nostra sinistra, che poi supereremo giungendo in un valloncello dove un laghetto ormai prosciugato è nascosto da una massiccia fioritura di eriofori, fiori acquatici simili al cotone. 

Una seconda struttura interrata è visibile a lato del primo lago, ormai colmato da anni, mentre la piccola sorgente chiamata Fontana Fredda è stata chiusa e ricoperta con pietre, recintata con reti metalliche. Nel 2017 alcune delle reti sono parse pesantemente danneggiate, e lo erano ancora a fine giugno e a fine agosto 2020, e fino al 2022.

Salendo ancora si accede al primo lago, alla cui destra un ampio campo di massi grigiastri con licheni gialli premette alle caratteristiche "sei dita" rocciose della bella Bocchetta di Eclou (2526 metri): qui diparte il breve 6B che porta in breve tempo al suddetto passo. I due laghi maggiori sono contornati da alcune pozze; il primo lago che s'incontra salendo, di forma allungata, è connesso mediante un breve ruscello al secondo, ben più esteso e caratterizzato da un esteso promontorio pianeggiante che sembra volerlo dividere in due rami distinti. Proprio questo promontorio sembra puntare, sulla riva opposta, il canalone in cui continua il sentiero 6A per la Punta Valnera, dopo aver contornato la riva destra del lago più grande. Il canalone è segnalato da alcuni massi erratici, il percorso facilitato da ometti di pietra che portano all'ampia conca detritica soprastante: è sufficiente salire in linea retta lungo il sentiero di terra battuta, badando bene a non confondere il Colletto Valnera con il molto meno accessibile Colletto Bieteron, 2610 metri, a sudovest della Punta Valnera.

Il panorama che si gode dai Laghi di Estoul, circoscritto sui tre lati da imponenti bastionate rocciose, è caratteristico; il fondovalle è costituito da pascoli disposti su dolci dossi erbosi. Da notare che nel periodo invernale, o comunque in presenza di coltre nevosa, i pendii circostanti i laghi possono rivelarsi pericolosi per valanghe o scariche. Guardando in alto, oltre la Bocchetta, si notano i numerosi e nuovi antivalanghe lignei, a forma di albero, costruti nel 2014 e presenti nel maggio 2015, nel 2016 e naturalmente nel 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022.

 

Laghi di Estoul. Tempistica

Per quanto concerne la tempistica, sulla base degli orari registrati nel corso della salita di Varasc.it alla Bocchetta di Eclou ed alla Punta Valnera di giovedì 27 luglio 2006, partendo alle 08.20 dal parcheggio di Estoul, abbiamo raggiunto l'imbocco della valletta dei laghi (uscendo dal bosco soprastante Moucheroulaz) alle ore 09.20, risalendo fino al primo di essi, cui siamo arrivati alle ore 10.05. Dopo una pausa ed alcune fotografie abbiamo toccato la Bocchetta di Eclou alle ore 10.35, ammirando il panorama sul paese di Gaby con il relativo lago artificiale. La via del rientro è uguale all'andata, anche se, volendo, si può seguire il torrente Chamen fino all'abitato di Moucheroulaz o Moscerola (1890 metri). Poco oltre, dopo un ampio pianoro, vi è la strada numero 7 per il colle della Ranzola che, in breve, conduce al parcheggio di Estoul. Un'alternativa, per chi intende prolungare l'escursione, consiste invece nel raggiungere il Colletto di Valnera scendendo sul Rifugio Arp e rientrando ad Estoul attraverso il bel vallone di Palasina.

Nel corso della salita ai laghi di Estoul di domenica 22 agosto 2010 si è notata una generica, migliorata condizione della segnaletica, sia come numerazione che con la costruzione di massicci ometti cilindrici sormontati da lastre.

Varasc.it è tornato ai Laghi di Estoul ed alla Punta Valnera lunedì 08 agosto 2011, con partenza alle ore 08.35 ad Estoul ed arrivo alle 10.00 ai Laghi di Estoul. La risalita alla Bocchetta di Eclou e l'arrivo al Colletto Valnera, alle ore 11.20, hanno permesso di raggiungere la vetta della Valnera stessa, malgrado il forte vento; la discesa è avvenuta alla volta del Rifugio ARP, realizzando così un bell'anello intorno al Monte Bieteron. Lungo i sentieri 5 e 6A non si sono notate variazioni di percorso rispetto a quanto riportato in queste pagine o nel citato manuale Le Vette della Val d'Ayas.

Varasc.it è tornato ai Laghi di Estoul sabato 31 marzo 2012, salendo alla Punta Valnera. Si è notata un'ancora cospicua presenza nevosa nella zona dei laghi e della Bocchetta di Eclou.

La salita di Varasc.it di sabato primo novembre 2014 non ha evidenziato cambiamenti rispetto a quando descritto in questa pagina.

Varasc.it è tornato ai Laghi di Estoul il 17 maggio 2015, proseguendo fino al Colletto Valnera su neve cedevole e assistendo al risveglio della fauna locale - marmotte, ungulati.

La salita del 2 agosto 2016 ha evidenziato importanti cambiamenti, come indicato nella pagina. Allo stesso modo la salita del 15 luglio 2017 e altre successive salite, particolarmente numerose nell'anno 2019, fino al 19 agosto 2020 e alle molteplici salite primaverili ed estive, con i cani, avvenute sia nel 2021 che nel 2022.

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