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Sur les sentiers du passé

Robert Berton

Sur les sentiers du passé

SAGEP, Genova, 12 aprile 1977. Pagine 125, formato 24x16 cm. Repertorio illustrato in b.\n. Lingue francese ed italiana. Prezzo da concordare con il venditore.

 

 

Edito nel 1977 dalla Casa genovese SAGEP, Sur les sentiers du passé si colloca in quell'area della produzione di Berton consacrata agli aspetti architettonici peculiari delle strutture abitative o religiose valdostane. Suoi consimili sono stati, ad esempio, i testi Vallée d'Aoste d'autrefois e Les Cheminées du Val d'Aoste, nonché l'importante e raro volume dedicato ai manieri valdostani. Ricorrono, anche qui, i bellissimi disegni in bianco e nero di Sylvie Assereto. Si tratta eminentemente di un volume dedicato al tentativo di salvaguardia delle caratteristiche architettoniche e paesaggistiche più antiche e peculiari del panorama aostano, già all'epoca minacciate dall'avanzata della moderna edilizia, della pubblicità, dell'esigenza di nuove strade per l'aumentato volume di traffico. Quasi un collage di più spunti, questo libro raccoglie indifferentemente scritti in italiano ed in francese, lingua predominante nelle opere dell'Autore.

La Table des matières si trova a pagina 125 e rivela la suddivisione dell'opera, dedicata in questo caso ai portoni ed agli ingressi delle antiche case valligiane. Suoi capitoli sono, nell'ordine: Le pavage et l'éclairage dans les centres historiques. L'exemple de Saint-Nicolas. Tessitura muraria di rococomane aspetto. I mattoni, faccia a vista, inadatti a dialogare con il paesaggio valdostano. I cartelloni pubblicitari deturpatori del paesaggio rurale. Stonate e stridenti riquadrature marmoree in via Tillier. Salvare i percorsi pedonali ed il continuum dei muri settecenteschi della città di Aosta. Le torri ad alta densità abitativa. Rispettare la dominante cromatica nelle coperture degli edifici della comunità cittadina. La torre di Bramafam. La Porta Pretoria.

Come ogni opera di Berton, il testo viene chiuso dalla frase Je désavouerai tout exemplaire qui ne sera pas revêtu de ma griffe. Un'opera preziosa per gli appassionati e per i ricercatori impegnati in studi sull'architettura tradizionale valdostana.

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