Lago Leichien 

 

Piccolissimo bacino sepolto dal verde e quasi colmato, questo caratteristico ed isolato laghetto si presenta come una meta atipica nel panorama ayassino: posto in una zona isolata e caratterizzata dall'apprezzabile panoramicità, il Leichien è relativamente poco conosciuto. Ormai quasi del tutto colmato nell'agosto 2013, il Leichien o Lochien sorge ai piedi della declinante cresta erbosa del Monte Facciabella ed offre, rispetto ad altri bacini più rinomati e di maggiori dimensioni, due prerogative di un certo fascino: la relativa improbabilità di incontrarvi grandi folle e, soprattutto, l'ottimo panorama su tutta la "linea di 4000" delle Alpi Pennine Centrali. Da notare anche la bella vista sul Pian di Verra e la sua zona. Innanzitutto, la posizione: il lago (N45 50.954 E7 42.995, per 2285 metri di quota) si trova nella parte occidentale dell'alta Val d'Ayas. Dominato ad occidente dal Bec di Nanaz e dal Bec Trecare, sovrasta contemporaneamente il solco centrale della vallata, all'incirca all'altezza della zona funivie di Champoluc, e, frontalmente, il vallone di Nana. Il lago è raggiungibile dal paese di Mandrou, 1850 metri sul livello del mare. Secondo i dati del Catasto Laghi pubblicati dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, il Leichien, definito genericamente "Facciabella" e studiato il 3 giugno 2005, aveva un'estensione di 400 metri quadrati. Deriva da escavazione glaciale generica ed è privo di vegetazione, fauna ittica, emissario ed immissario. Il percorso per questo piccolo bacino è semplice e non presenta alcuna difficoltà di sorta, ponendosi come ottimo itinerario per famiglie con bambini. Si mantiene costantemente al disopra dei 2000 metri, arrivando a toccare quasi i 2300 nella zona finale; nei periodi meno affollati è facile scorgere qualche esemplare della fauna superiore.

Nel periodo invernale, la salita al lago Leichien è quasi interamente protetta dai boschi, dunque generalmente al riparo dalle valanghe. Tuttavia, una radura immediatamente precedente il lago e l'area stessa del piccolo bacino sono esposti al sovrastante, ripido pendio del monte Monte Facciabella, con conseguente rischio di valanghe. La salita deve dunque essere subordinata al meteo ed all'innevamento, oltre che alle condizioni di stabilità del manto nevoso.

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Lago Leichien. Via di salita da Mandrou

Da Mandrou si raggiunge in poco tempo la località Cà Zena, da dove parte il sentiero –in corrispondenza della grande ancora che denuncia le origini liguri del posto- verso l'alpeggio di Metsàn. In alternativa, si può adottare la poderale che da Mandrou, sulla destra dell'abitato, porta comunque all'alpeggio stesso. Senza raggiungere l'agriturismo con i suoi prati, il laghetto artificiale e la stalla, chi sale dalla Cà Zena deve uscire dal boschetto iniziale in presenza dei primi pascoli. Qui, si volta decisamente a destra, prima ancora di raggiungere il canaletto del Ru Cortot, che si attraverserà solo successivamente su un piccolo ponte di legno. Un secondo tratto boscoso porta quindi ad attraversare la carrabile che, dall'alpe Metsàn, porta verso la zona di St.Jacques (numero 5 sulle carte). Subito oltre la carrabile, senza bisogno di seguirla, riparte il sentiero che comincia una lieve e gradevole salita verso i 2281 metri del Leichien. Non vi sono più bivi o deviazioni fino al lago; il sentiero corre con lievi saliscendi tra pinastri, bassi cespugli di ginepro, erica e rododendro, incontrando una radura priva di alberi poco prima del lago. Nei pressi del lago vi sono spaziosi prati assolati, che ben si prestano ad un po' di relax e contemplazione del panorama; nell'agosto 2013 si è notata anche la presenza di fauna superiore.    

Lago Leichien. Salita dal Vallone di Nana

Esiste una seconda e piacevole via di salita al lago, da evitarsi tuttavia nel periodo invernale e sperimentata da Varasc.it per la prima volta venerdì 13 luglio 2007. Nei pressi del lago, posto a N45 50.954 E7 42.995, un sentiero ben tracciato procede in direzione ovest verso il vallone di Nana, puntando genericamente il Piccolo e Grande Tournalin. Il sentiero procede tra piante di mirtillo e rododendri, ma dopo una curva scompare!, in prossimità di una grande roccia a picco sul vallone sottostante. Da qui è visibile la continuazione del sentiero nel pendio sottostante; tuttavia, la continuazione lungo il sentiero è interdetta causa smottamento. E' quindi necessario rientrare alla carrabile che dall'Alpe Metsàn porta a Saint Jacques (n.5), risalirla doppiandone le gallerie accedendo al vallone di Nana da est, dall'imbocco principale.

Varasc.it è tornato al Lago Leichien domenica 15 agosto 2010, scendendo dal Monte Facciabella in un contesto insolitamente innevato. L'imbocco del sentiero 3F dalla poderale proveniente dall'Alpe Métsan è stato segnalato con numerazione e vernice gialla, e vi si trovano accanto alcuni contenitori ed una toilette chimica rossa Sebach per gli operai che lavorano sul posto. Dal Lago Leichien, raggiunto in 30 minuti lungo il sentiero, è possibile scendere all'inizio del Vallone di Nana, sull'Alta Via numero 1: il sentiero diparte a nord-nordovest della piccola polla quasi colmata, inoltrandosi in una fascia boscosa e dipanandosi con frequenti svolte tra piante di mirtillo, rododendri invasivi e vegetazione minore. Nella parte inferiore, le svolte divengono più ampie fino ad intersecare il ben battuto percorso che risale il Vallone di Nana, lungo il Torrent de Nannaz. La discesa dal lago, che in alcuni tratti supera stabili pietraie, richiede 15 minuti.

Tempistica

Per comprendere meglio la tempistica richiesta da questo facile percorso, eccovi la relazione della salita al lago Leichien effettuata da Varasc.it sabato 20 agosto 2005. Partiti da Mandrou alle ore 10.15, con tempo incerto e relativa calura, abbiamo raggiunto il lago alle ore 11.10, percorrendo senza troppo affanno i circa 450 metri di dislivello richiesti. Notando la spettacolare panoramica sui ghiacciai a nord e, alla nostra immediata sinistra, un sentiero che promette la discesa nel vallone di Nanaz, siamo ripartiti alle ore 12.17, tornando ad attraversare la strada carrabile che porta verso Metsàn alle ore 12.36. Seguitala, siamo giunti alle 12.45 all'alpeggio. Ecco dunque un itinerario piacevole e poco conosciuto, che offre buone soddisfazioni senza chiedere in cambio grandi fatiche agli interessati. Si segnala che l'itinerario, nel gennaio 2010, non era tracciato per pericolo valanghe nella parte superiore. 

La salita al Lago Leichien o Lochien del 7 agosto 2013, tra piovaschi e schiarite, ha richiesto 35 minuti dal bivio del sentiero 3F al lago. La discesa nel vallone di Nana ha richiesto meno di mezzora; il sentiero, tra salita e discesa, si è presentato perfettamente conservato.

 

 

 

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