Mandriou  

   

Posto a 1831 metri di quota ed a N45 49.703 E7 42.222, il villaggio di Mandriou presenta dimensioni contenute, le abitazioni strette tra di loro lungo un dolce pendio, attorno ad una piccola cappella. Circondato da pascoli e boschi, Mandrou o Mandriou offre un panorama altamente suggestivo sull'intera, alta Val d'Ayas ed in particolare sulle alte vette che sorgono lungo i valloni di Cuneaz, Mascognaz e Bettaforca, nonché sulla testata settentrionale. Si raggiunge Mandriou in automobile, salendo da Champoluc lungo la bella strada asfaltata che porta verso Antagnod, oppure da Lignod alla volta di Antagnod prima, di Champoluc poi. Per chi proviene da Champoluc, la svolta è situata appena dopo l'abitato di Pallenc, prima di entrare a Magneaz; la deviazione è posta al termine di un tratto pedonale alberato sulla sinistra della carreggiata. La segnaletica stradale non consente di oltrepassare inavvertitamente questa curva.

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Una volta giunti nel paese si può anzitutto ammirarne la cappella, datata 1723 e dedicata all'Immacolata Concezione; posta sul bordo del piccolo parcheggio del villaggio in posizione altamente panoramica, fiancheggiata da un recondito vicolo con fontana, la cappella è decorata da una meridiana. La piccola struttura sacra forniva in passato i fondi per la piccola scuola del popoloso borgo, fino al 1821, quando venne abbandonata per via del suo stato decadente. Come molte strutture similari, fu poi ristrutturata dal parroco Dandrés; oggi è particolarmente suggestiva la sua illuminazione natalizia, mentre il suo altare risale al 1856. Nel paese si trova anche una casa vacanze con cappella, costruita nel 1960 dai tre fratelli Casisse di Genova, tutti sacerdoti.  

Mandriou è anche il punto di partenza per importanti escursioni: da qui partono infatti i sentieri numero 3 e 3A, rispettivamente per il Colle di Nana e per la Becca di Nana o Falconetta. A poca distanza dal paesino c'è anche la famosa Alpe Métsan, un pittoresco alpeggio che ospita in ridente posizione l'agriturismo della Tchavana. Si può raggiungere senza difficoltà l'alpe dalla strada sterrata sulla sinistra dell'abitato, vale a dire appena oltre il vecchio campetto da calcio, o dalla Cà Zena, la baita dell'Arcidiocesi di Genova – contraddistinta dal grande stemma dell'ancora - mediante la stradina che sale dietro a Mandriou. Vi è inoltre la possibilità di raggiungere la cappella Sarteur, il piccolo edificio candido che domina l'alpe Vascotchaz, risalendo la lunga carrabile o prendendo il sentiero che diparte successivamente dall'alpe Métsan.

 

 

 

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