Allesaz 

 

Posto a 1120 metri ed in posizione N45 43.708 E7 45.091, il villaggio di Allesaz o Allésaz sorge nel Comune di Challand-Saint-Anselme, nella bassa Val d'Ayas. Discosto e riparato rispetto alla SR45 che risale il solco vallivo, il paese è raggiungibile in automobile dopo la svolta per Maé con una breve deviazione in discesa fino al ponte sul Torrente Evançon ed un'altrettanto breve risalita che termina nel piccolo parcheggio antistante la chiara cappella di Nostra Signora delle Nevi.

Il raccolto villaggio è circondato da ampi pascoli e boschi, ai piedi della Comba de Champlon e della soprastante, imponente Punta Champlon, prima della poderosa catena che risale quindi alla Punta di Soleron ed infine al Monte Nery. E' inoltre sfiorato dal Torrent d'Alésaz, che in prossimità del villaggio è stato imbrigliato con nuovi argini a memoria dell'alluvione del 2005, anche se nel suo letto sono stati lasciati crescere arbusti ed alberelli. Sorge infine a circa 1.1 km in linea d'aria dall'antico maniero di Graines ed alla stessa distanza da Tollegnaz; da Allesaz, così come da Tollegnaz, partono del resto ben noti sentieri per l'alpe Moula e le soprastanti Cleve di Moulaz. Il villaggio offre due punti di rifornimento per l'acqua potabile: una vasca coperta, immediatamente alle spalle dell'antico edificio scolastico prospiciente la chiesa, ed una fontanella più avanti lungo la via principale, tra le abitazioni. Poco oltre, una ripida stradina in presenza di un salice porta a superare il Torrent d'Alésaz, raggiungendo la strada proveniente da Tollegnaz.

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Secondo Augusta Vittoria Cerutti, Augusta Vittoria Cerutti, Allesaz contava 327 anime nel 1901, scese a sole 75 cinquant'anni più tardi ed ancora a 52 nel 1971, attestandosi a 31 residenti nel 1991. Nella medesima opera, Laura e Giorgio Aliprandi ne sancirono l'antico toponimo in Alesa, menzionato per la prima volta nella relativamente tarda Carta degli Stati Sardi del 1846. Lo stesso toponimo, Alésa, venne indicato nel 1928 dall'abate Louis Bonin.

Nel 1963, lo storico Ugo Torra descrisse (...) Allesa, simpatico villaggio adagiato su smeraldini ripiani, all'estremità del Comune di St. Anselme, ai piedi o quasi del castello di Graines. La sua cappella è posta ora sul bordo inferiore del paese; è una ricostruzione del 1900-1902, opera degli abitanti che si decisero dopo aver non poco discusso sulla scelta del luogo. Chi la voleva dove sorgeva un tempo (più in alto, ove vi è ora una casa con di fronte la fontana) e chi invece qui. La precedente risaliva al 1666, e l'altare in legno dell'epoca diviso in tre scompartimenti con statue e colonne a tortiglione, è lo stesso che vediamo ora nella nuova. Venne dipinta dai fratelli Stornone d'Ivrea che nella cupoletta rappresentarono chiesa e villaggio. Conserva un piatto in peltro e una stretta antica cassapanca, con serratura originale. Per le complicate viuzze che s'intersecano tra le case, alcune delle quali veramente tipiche, uomini silenziosi come fantasmi appaiono e scompaiono rapidi con grossi carichi di fieno sulle spalle. Una antica casa rustica con colonne di rozze pietre, attraversata da anditi bui e tortuosi è proprietà Démoz. Altra, proprietà Dufour, ingentilisce la grigia parete con due graziosi finestrini a "goccia" appaiati e altre due finestre regolari rilegate in pietra a livello del terreno. Poco lontano è un'altra casa datata 1649. Si notano ancora un finestrino gotico al n. civico 30, una trave datata 1767, il forno che viene ancora usato a Natale, un'altra trave che pare del 1648 e, in una casa, due bei ritratti del Carrel di Valtornenche, ambedue datati 1866, raffiguranti una vecchia signora ed un sacerdote della famiglia dei Démoz.

Nella confusione di straduzze, vicoletti e meandri vari s'incontrano porte ad arco, parecchie date del secolo scorso e finestre rilegate in pietra. Qualche vecchio arcolaio pende tristemente dalle lobie. Pochi gli autentici rascards; uno di questi, lo vediamo in alto e quasi isolato, al termine dell'ondulazione dei prati e delle macchie d'alberi dominata dalla merlata cortina di Graines, ed è datato 1797. E' bene rilevare che certi "gambi" di rascards sono in noce, segno che tale pianta una volta qui allignava in abbondanza.

Chi volesse proseguire per Arcesa, non ha che da scivolare su un sentiero che con una continuità non proprio esemplare in pochi minuti di vario percorso, fiancheggiando il torrente, ve lo scodella in santa pace fuori dei pericoli della strada carrozzabile, concluse con stile lo storico. 

In Allesaz, come accennato, sorge la cappella di Nostra Signora delle Nevi, descritta a suo tempo da Monsignor Edoardo Brunod come in buono stato. La cappella fu costruita nel 1666 e dotata con atto del 26 maggio 1666. Fu interamente ricostruita nel 1901 e benedetta dal parroco Besenval l'11 novembre 1902. Lo storico pubblicò una fotografia delle tre statue dell'altare in legno intagliato dipinto e in parte dorato, dedicate alla Madonna il cui manto ricopre San Pietro e San Grato, sovrastate dalla statua di San Paolo. Statue e fregi vennero tuttavia rubati nel mese di aprile del 1980.

 

 

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