Barmasc e Pian delle Dame   

Località conosciute ed apprezzate, questi pianori ricchi di prati e boschi sorgono ai piedi dell'imponente sagoma piramidale del monte Zerbion. La località principale, Barmasc (1898 metri circa, N45 48.535 E7 40.622) è facilmente raggiungibile dai 1699 metri di Antagnod in pochi minuti di automobile. Nel periodo estivo, Barmasc è molto frequentato per picnic e passeggiate, offrendo ai turisti anche un piccolo maneggio; in passato ospitò Giovanni Paolo II, alla cui memoria è dedicata la grande croce prospiciente al parcheggio. Dai verdi piani del Barmasc parte la carrabile che porta al soprastante Pian delle Dame (1969 metri, N45 48.481 E7 40.219), pianoro meno vasto ma aperto e soleggiato, molto conosciuto dai turisti. Qui, dai boschi di mezza costa, sbuca il Ru Cortot proveniente dai ghiacciai di Ventina e diretto alla volta del vicino Colle di Joux. Nel luglio 2013 si è notato che il piccolo ponte di tronchi esistente all'inizio del pianoro è stato affiancato da un secondo e maggiore, coperto in terra battuta, che consente il transito di jeep e camion.

La Traccia 2, segnalata in rosso e proposta agli escursionisti invernali con ciaspole, sale a Barmasc da Mascognaz, con difficoltà M, segnalata al Ponte Amponey (località Varasc) con tempistica di 1 ora, nonché alle Ville Rivetti di Antagnod.

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Entrambe le località sono importanti anche perché attraversante dal sentiero numero 2, diretto prima ai 2414 metri del Colle Portola e poi ai 2719 metri del monte Zerbion. Il sentiero risale anche un ultimo pianoro, detto Pian Portola, immediatamente sottostante il caratteristico intaglio dell'omonimo colle; qui si trova un masso coppellato, probabilmente un antico segnavia. Ulteriore e meno nota meta raggiungibile dal Barmasc è il panoramico Colle Pillonet. Ad ogni modo, occorre segnalare agli escursionisti la mancanza di acqua potabile al disopra del Barmasc, dove invece è disponibile grazie ad una fontanella sul lato occidentale del parcheggio principale, accanto ad un vecchio rascard ivi montato a scopo illustrativo alcuni anni or sono. 

Esistettero più cappelle di Barmasc, secondo Monsignor Edoardo Brunod, come testimoniato dai legati del 1662 e del 1670. Quella attuale risale al XIC secolo ed è dedicata alla Madonna del Soccorso, affrescata nel 1950 da Ettore Mazzini dopo un restauro. Ai piedi del lato destro (orientale) vi è una celebre sorgente, attualmente munita di mestolo metallico per bere. La cappella custodisce una immagine della Vergine in cartone dipinto, del secolo XVI. Vi sono inoltre due sportelli del trittico, dipinti, del medesimo secolo. E' infine affascinante ricordare che il toponimo Barmasc conserva antichissime radici storiche ed umane: il celtico bal, bar, che significa "grotta" o "riparo" ed il latino ascus per "acqua", a sua volta, secondo alcune fonti, proveniente dal vocabolo ligure asc. 

 

 

 

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