Colle Palasina      

  

Ampio valico erboso posto a 2668 metri di quota, il Colle Palasina è posto lungo la dorsale interna alla Val d'Ayas nascente dalla cresta sudovest del Corno Vitello per poi correre ad ovest in un'ampia curva alla volta del Corno Bussola. Il Colle è compreso, più precisamente, tra la Punta Palasina (2782) e la Punta del Lago. Separa l'ampia valle dei laghi Palasina a sud dal vallone di Mascognaz, a nord. Il Colle Palasina è un valico antico ed importante per molte escursioni in Val d'Ayas; lo si può raggiungere da Mascognaz (1822) oppure dai 1815 metri di Estoul, sopra Brusson. Il toponimo Palasina deriva dal termine patois per pascolo ripido o dirupato, Pala. Dall'estate 2006, parte da qui il nuovo sentiero 3D per la panoramicissima cresta orientale del Bussola; nel tardo 2010 è stato creato un ometto segnavia, ampio e contraddistinto da una pietra bianca, con dicitura Lan 2010.

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Per chi proviene da Champoluc, il Colle si raggiunge con il sentiero 14 (E) in circa tre ore risalendo il piacevole vallone di Mascognaz, tra i suoi boschi ed i molteplici alpeggi: Vieille (1933), Chavannes (2011), Pra Sec (2162) e Palud o Palù (2277). Questo tratto avviene su strada carrabile, che d'inverno è soggetta al rischio di valanghe e smottamenti; da qui in poi si abbandona la strada che compie una brusca curva e ripiega verso un alpeggio. A lato del ponte, disastrato nel luglio 2006 dalle frane, comincia il sentiero che vi condurrà a superare la soprastante erta, da cui proviene appunto il ruscello. Si risale l'evidente tracciato della cascata proveniente dall'ultima conca del vallone, fino a guadagnare il pianoro soprastante ed i suoi pascoli. Questi si attraversano sulla destra dopo aver valicato un ponticello, conducendo fin sotto al valico; il 21 agosto 2009 si è constatato come questo piccolo ponte avesse subìto i danni invernali, viste le due ringhiere piegate e parzialmente divelte. il sentiero 14 diventa più ripido ed a fondo sassoso, salendo tra grandi rocce ma restando sempre ben battuto ed evidente, fino ai pendii erbosi immediatamente antecedenti al passo, che appare ampio e piacevolmente erboso. Dal colle bastano pochi minuti per scendere sui laghi di Palasina, primo tra tutti il Lac du Couloir, posto sulla sinistra del valico per chi proviene da Ayas. Per quanto concerne invece la salita da Brusson, il sentiero numero 4 porta direttamente ai laghi Palasina in tre ore e mezza, proseguendo poi per il colle omonimo. Il percorso è semplice e, ancora una volta, su strada carrabile: occorre innanzitutto portarsi ad Estoul (1819 metri), dove un comodo parcheggio permette di lasciare la propria automobile per cominciare l'escursione. E' bene ricordarsi di portare acqua, perché salvo un abbeveratoio piuttosto rozzo a Chanlossere (2009 metri) e qualche rivolo per l'irrigazione dei pascoli non ne troverete! Dopo Chanlossere si giunge ad una quota già più rispettabile, e la strada -ora sentiero numero 5/6- propone il bivio per il lago Litteran, a 2228 metri; occorre tener presente che, in caso di neve, le falde del monte Bieteron possono essere pericolosamente valangose. Proseguendo si giunge all'alpe Palasinaz, 2407 metri: un lungo pascolo profondamente incuneato tra i pendii che nascondono i laghi soprastanti. Una volta arrivati al pianoro, è sufficiente attraversarlo seguendo il sentiero tracciato: questo salirà sulla sinistra in uno stretto "imbuto" roccioso, percorso tra parentesi dal ruscello proveniente dal lago della Battaglia. In pochi minuti si raggiunge il lago, dove dall'estate 2006 sorge un piccolo ma caratteristico ponte in pietra, simile per architettura a quelli presenti nella non lontana valle di Gressoney. Nello stesso periodo sono stati eseguiti lavori sul sentiero che costeggia il lato destro del lago, quali interramenti di pietre nei punti più fangosi, oltre ad un ponte in legno tra il Battaglia ed il vicino Lac Vert. Tenendo la riva destra del lago della Battaglia si supera prima il già citato Lac Vert sulla destra, incontrando poi le segnalazioni del sentiero numero 4 che da Brusson sale al Colle Palasina in tre ore e trenta; il sentiero, tra l'erba, conduce al soprastante Lac du Couloir (2605) e quindi al valico. 

Un secondo ed interessante percorso inerente a questo valico è stato invece sperimentato da Varasc.it nell'estate 2013. Si tratta del nuovo sentiero 3D che, in cresta, collega il Colle Palasina alla Punta Palasina ed al Corno Vitello, unendo in un unico e magnifico percorso il Corno Bussola ed il Vitello. Il percorso è segnalato al Colle Palasina (Corno Vitello, 1.40 ore, 3057 metri, EE) con un dislivello di 389 metri (più svariati saliscendi) dal valico alla vetta; la segnaletica è nuova e frequente, accompagnando in ambo i sensi la progressione con frecce gialle e segnavia. La lunghezza è di circa 2.7 km in linea d'aria. Parti del 3D hanno richiesto un notevole lavoro di sterro e consolidamento, presentando anche tratti attrezzati. Dal Colle Palasina (segnalato con una quota di 2661 metri, errata) si sale verso oriente, lasciando alle spalle la continuazione del 3D per la Punta del Lago ed il Corno Bussola, oltre al grande ometto segnavia; si affronta una cresta inizialmente molto ampia, con bassa erbetta e roccette chiare, mentre il sentiero punta il primo risalto roccioso seguito da altri rilievi. Piega a destra sul lato meridionale, a 2727 metri, passando sopra un ampio pendio di grandi rocce ormai parzialmente interrate; prosegue in piano ed in costa tra l'erba sul fianco meridionale della Punta Palasina, descrivendo un ampio semicerchio sotto alla vetta dopo aver superato una piccola e panoramica sella erbosa a quota 2740. Il sentiero in terra battuta curva, salendo da sud su erba fino alle spalle e ad oriente della vetta, lievemente soprastante; si può raggiungere agevolmente la cima della Punta Palasina da questo punto, segnalato da una piccola lastra con freccia gialla.

Tornando alla spalla erbosa appena sottostante la vetta, si prosegue in cresta su un tratto ampio e protetto verso sud da rocce e rialzi erbosi; a sinistra (ovest) si scorgono la Punta Piure ed il Monte della Nonna nel vallone di Mascognaz, a destra (sud) la Punta Valnera ed il Monte Bieteron, il Lago Litteran, il rifugio ARP. Si notano ampi gradini di pietra rossastra ai piedi di un enorme ometto, alto circa 120 cm e dominato da una grande lastra, a quota 2747; qui termina il tratto ampio e protetto della cresta. Il 3D si inabissa, profondamente scavato nel terreno, in costa; scende ripido con due mancorrenti ed un gradino di ferro per svariati metri, ai piedi delle scure rocce della Palasina, proseguendo quindi più dolcemente su roccette rosse ed erba a mezza costa. Le frecce gialle, in questa zona spesso avvolta nelle nubi, sono numerose; sulla destra si apre il bacino dei Laghi di Valfredda. Si torna in cresta affrontando a quota 2705 un breve tratto attrezzato sul lato sinistro (occidentale) della dorsale, munito di canapone blu; si risale per qualche metro inerpicandosi sulle facili roccette di un rialzo, fornito di due lunghi mancorrenti in ferro, salendo a 2720 metri. La cresta torna ampia ed erbosa, panoramicissima, con qualche roccetta e molto spazio per la progressione. Si sale verso nordest, all'altezza del Monte Perrin che si erge sulla sinistra; la cresta raggiunge infine l'importante bivio tra i sentieri 5A e 5B ed il 3D, in un punto soprastante i Laghi Valfredda e posto a quota 2769, N45 47.921 E007 46. 559. Si ignora la deviazione a destra, che scende sul pendio erboso verso i laghi ed il rifugio ben visibili, procedendo verso est; da qui procede il sentiero 5B che sale come già descritto in Varasc.it verso il Corno Vitello, in una zona solitamente frequentata da grandi branchi di stambecchi, puntando indicativamente il Colle Valfredda e piegando verso sinistra, abbandonando la cresta percorsa sin dal Colle Palasina, solo nei paraggi del grande e caratteristico "dente" del Corno Vitello. L'ultimo tratto del sentiero 5B su roccette e sfasciumi ai piedi del Corno Vitello si è presentato in buone condizioni nell'agosto 2013, malgrado la presenza di due grandi nevai estesi sul pendio tra il "dente" ed il Vitello stesso; tali nevai, vista la pendenza e la presenza di buche nella neve, richiedono una certa cautela durante la progressione.

 

Per quanto concerne la tempistica, ecco i dati riportati nel corso della salita di Varasc.it alla Punta Palasina, sabato 12 agosto 2006.

Partiti alle 11.20 dalla Cascata di Champoluc (in precedenza il tempo era piovoso), abbiamo raggiunto Mascognaz alle 11.44, Vieille alle 12.00 e l'ultimo pianoro del vallone di Mascognaz alle 13.10, dove abbiamo pranzato ripartendo alle 13.31. Per le 14.05 eravamo al Colle, dove ci ha accolto il nevischio portato dal vento; da qui abbiamo proseguito lungo la cresta sulla nostra sinistra, alla volta della Punta e sopra il Lac du Couloir.  

Varasc.it è tornato venerdì 21 agosto 2009 al Colle Palasina, partendo dalla Cascata di Champoluc alle ore 07.44 e raggiungendo il valico alle 11.00, un'ora più tardi, dopo una pausa, la Punta del Lago.

 

 

 

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