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         Estoul - La Croix 
        
         
        
         Dominato a sud dalla mole delle tre Dame di
        Challand, circondato da boschi e separato dal fondovalle che appare
        lontanissimo, La Croix si presenta come un piccolo borgo che sovrasta la vallata di
        Brusson. Il suo nome deriva dalla parola "stalla";
        Mario Aldrovandi precisa che
        deriverebbe dal latino stabulum, mentre il toponimo La Croix
        riporterebbe ad una antica e grandiosa croce, ivi eretta. Il 24
        luglio 1964, Uberto Tosco ed Ada Luzzati
        compirono accurati studi floristici nella zona, evidenziando
        concentrazioni di Pinus silvestris, Hyppophaë rhamnoides, Rosa sp.,
        Ononis spinosa spinosa, Ononis rotundifolia, Melica ciliata glauca,
        Artemisia absenthium, Melilotus alba, Artemisia campestris, Daucus
        carota, Echium vulgare, Sedum rupestre, Hypericum perforatum, Dactylis
        glomerata, Carlina vulgaris ed altri.   Posto a
        1704 metri di quota (N45 45.379 E7 45.202) e di ridotte dimensioni, arroccato intorno alla
        cappella, il paese nasconde un passato insospettabile: nel 1560
        gli abitanti di Ayas e Brusson, unitamente a quelli di Gressoney e della
        Valtournanche, chiesero al Consiglio dei Commessi di Aosta di poter
        fortificare i passi montani, munendoli di truppe, per prevenire le terre
        retrostanti dalle incursioni degli spagnoli stanziati a Macugnaga e
        dintorni. Estoul divenne dunque il punto di segnalazioni luminose tra la
        torre di Verres ed il  Col della Ranzola, collegandosi anche con le
        postazioni della  Testa Comagna: La garde de la
        tor de Verres doit estre accompagnye de la garde destoul en brusson
        celle destoul de la montagnye darenzolla pour donner le signe a lad tour
        et a commual montagnye quest entre Saint- Vincent brusson challand et
        montjovet que donne le signe au restant du pays..
          
          
        La cappella di Estoul è dedicata a San Lorenzo,
        risalente al 1736; il 12 gennaio 1668, Giovanni Pietro Lateltin (Jean-Pierre Latteltin, secondo Monsignor
        Edoardo Brunod) aveva pagato
        mezza pistola spagnola per la sua edificazione, fornendo anche un calice
        acquistato a suo tempo dal padre. La cappella venne costruita con mezzo
        secolo di ritardo. E' dotata di un piccolo campanile e contiene una
        pianeta damascata del secolo XVII. Secondo l'Abbé
        Joseph-Marie Henry, (...) Le décret épiscopal de
        la fondation de la rectorie de Fenillia, placée sous les vocables de
        Notre-Dame des Sept Douleurs et de Saint Mathieu, porte la date du 12
        octobre 1909. Le premier recteur, abbé Alexis Farinet, y fut installé
        le 4 novembre de la même année. (...) Le recteur de Fenillia est chargé
        du service religieux dans les quartiers de Fenillia, d'Estoul et de
        Graines, qui ont ensemble une population d'environ 500 âmes. Come anticipato, la frazione centrale di Estoul è denominata La Croix.
        Un comodo parcheggio defilato che si presta anche a
        zona sosta per i camper è disponibile sopra il villaggio, a 1818 m. e N45 45.523 E7 46.319,
        in località Estoul-Saint Laurent. Si raggiunge in automobile a pochi
        minuti di distanza da La Croix, proseguendo dietro e sopra la chiesetta. Da
        questo parcheggio partono i sentieri e le carrabili di
        montagna verso il profondo vallone Palasina,
        che vi porteranno agli omonimi laghi,  al
        Litteran, al  rifugio ARP, alla
        zona dei Valfredda, al Monte Bieteron,
        al Colle di
        Bringuez ed all'omonimo lago,
        ai laghi di Estoul, Inoltre, si
        accede alla bella Punta della Garda.
        E' infine possibile coniugare la partenza
        da La Croix ad una veloce visita al caratteristico borgo di Fenilliaz, da cui discende un sentiero per Graines.
        Tale sentiero, volto a S, è inizialmente bordato da vecchi e bassi
        muretti a secco e rovi, prima di piegare a destra e sopra un fitto bosco
        di betulle, faggi e stoppie, scendendo quindi in terreno aperto
        sull'antichissimo borgo, celebre per il suo maniero. Le miniere di La Croix A poca distanza da La Croix, accessibili
        mediante il sentiero -inizialmente bordato da una doppia staccionata -
        che parte oltre le case prospicienti la fontana, si possono visitare gli
        imbocchi delle gallerie aperte tra il 1898 ed i primi anni del Novecento
        dalla londinese Evançon Gold Mining Ltd.
        Tali miniere aurifere si raggiungono superando il lariceto a S di La
        Croix e seguendo la mulattiera (segnaletica metallica, Percorso della
        miniera, cartello marrone) fino ad una freccia rossa, attaccata ad
        un albero, che cita "Monterosa Prestige". Da qui si prosegue
        in discesa fino a sovrastare Fenilliaz, tra pascoli e radi abeti,
        piegando quindi a W sulla mulattiera proveniente dal paese e rientrando
        nel bosco, dove sorge un secondo cartello metallico marrone. A poca
        distanza, dopo una salitella, si trova un vecchio compressore, ai piedi
        di una paretina grigia; oltre la curva (cautela in caso di neve), dopo
        una breve e ripida discesa panoramica su Brusson, l'imbocco della
        miniera aurifera (30 min. da La Croix, E). E'
        importante evitarne l'accesso, come specificato nella segnaletica a La
        Croix, per il rischio di crolli; un pozzo, coperto da un'asse
        appoggiata, si apre subito dopo la porta metallica d'ingresso. Sul
        lato sinistro della roccia, appena prima della soglia, si legge una
        scritta in vernice gialla che celebra il centenario della nascita della
        Evançon Gold Mining, Limited. Altri sbocchi si aprono nei boschi
        circostanti. Anche per queste ulteriori
        gallerie si sconsiglia caldamente l'accesso. Segnalazione evento
        franoso
        
         Si segnala nell'agosto 2012 che un vasto fronte
        di frana si è staccato dai pendii sottostanti la costiera Punta
        Regina - Passo della Garda,
        direttamente raggiungibile dal parcheggio di Estoul, scendendo per varie
        centinaia di metri ai piedi del Monte Rena. Alcuni avvisi del Comune di
        Brusson, firmati dal sindaco Giulio Grosjacques e posti ad esempio tra Estoul
        e l'alpe Finestra ove termina la carrabile sterrata per il Colle della
        Ranzola, specificano: Sentiero di collegamento
        tra Vallone di Graines e il Colle della Garda e tra il Vallone di
        Graines e l'Alpe Finestra (sentieri n. 9A e 9B) chiusi per frana. Il
        sentiero 9B, che dal Colle della Garda scendeva ad incontrare il 9 lungo
        il Torrent de Graines fino ai Laghi di Frudiera, è stato spazzato via
        per un lungo tratto. Il sentiero 9A, che dal numero 9 saliva fino alla
        grande sella erbosa tra la Punta della Garda e la Punta della Regina per
        poi scendere fino all'alpe Finestra al disotto del Colle della Ranzola,
        è scomparso in parte nel tratto inferiore; sulla frana, tra alberi e
        detriti vari, si notano tuttavia ometti e bastoni che segnano una labile
        via di attraversamento. Tale percorso, quantomai precario e
        sconsigliabile vista l'instabilità della frana, conduce fino ai paraggi
        dell'alpe La Garda e, da lì, alla suddetta sella erbosa tra la Punta
        della Garda e la Punta della Regina. Per chi volesse raggiungere dai
        Laghi di Frudiera il Colle della Ranzola,
        o viceversa, si consiglia quindi il più lungo percorso via Weissmatten.   |