Privacy Policy


Varasc
   
Collabora con Varasc.it

Colle Tzécore

Alto 1616 metri, il Colle Tzécore o Col du Mont-Tseuc è un valico posto immediatamente a sud della Testa Comagna; secondo Mario Aldrovandi era anche chiamato Tsicore, e l'Autore ne ricorda la "flora interessante". Mette in collegamento la Valle di Challand, nella fattispecie Challand-Saint-Anselme, con la zona di Saint Vincent, ad ovest.

Il valico si raggiunge comodamente in automobile, con strada asfaltata, via villaggio di Arbaz (1517). E’ un’area panoramica principalmente ad occidente, fino al Monte Bianco ed alle vette che circondano la Valle centrale, e ad oriente, verso le Dame di Challand ed il Colle Chasten. A sud del valico, oltre l’apposita area picnic, parte una traccia, molto esile, alla volta del Mont Obré o Mont d’Arbaz. A nord, mediante un sentiero più visibile, si raggiunge invece la Testa Comagna. Oltre alla ricca sezione dedicata agli aspetti geologici della Val d'Ayas, Varasc.it ha acquisito nel gennaio 2013 la rara opera Ricerche di minerali e cristalli in Val d'Aosta, edita nel 1971, che riportava un articolo di Achille Vineis, Il quarzo ialino di Col Zuccore. Descrivendo l'itinerario in una mappa ed a parole, a partire dalle antiche miniere di calcopirite, l'autore indicava: Lungo tutto il tragitto si notano filoni di quarzo con andamento parallelo nei quali si possono trovare geodi di cristalli bellissimi, trasparenti, molto intrecciati, lattei alla base e ialini sulle punte (l'anno scorso si rinvennero campioni di 6-7 cm di lunghezza e 3 cm di diametro).

Anche prima della frazione di Arbaz, al primo tornante - dove sulla sinistra si nota un casotto dell'Acquedotto e sulla destra una piazzuola per il parcheggio dell'auto - si apre un sentiero in discesa che, in due minuti, porta ad una conca con diversi filoni quarziferi sempre paralleli, incassati in roccia micascistica, con fuchsite, nei quali si rinvengono geodi grandi e piccole di cristalli ialini. Nella matrice del massivo si notano tracce di azzurrite e malachite ed è stata anche trovata qualche piccola geode.

In un successivo articolo dello stesso autore, La perowskite di Emarese (Valle d'Aosta), venne descritto un giacimento dell'omonimo materiale a poca distanza dal colle, al disotto del Monte Obré secondo la cartina stilizzata presente nel brano. (...) Fu rinvenuta dell'ottima perowskite in cristalli cubici giallo-bruni di notevoli dimensioni, simili a quelli di Balme, della Val Malenco e di Sant'Ambrogio. Inoltre, specie nei massi ai piedi della parete, si possono rinvenire:

dolomite romboedrica in grandi geodi ma molto difficile da estrarre;

clorite in bei pacchetti di lamelle verdi;

magnetite in ottaedri anche di notevoli dimensioni e lucenti;

idromagnesite in raggruppamenti sferoidali a struttura raggiata bianco-verdi e quasi madreperlacei, molto belli ed estetici;

artinite trovata, tempo fa, in ciuffi di ottima qualità, bianchissimi con lucentezza sericea.

© Copyright Varasc.it 2015 - Disclaimer - Cookie Policy - Contatti - info@varasc.it - Old version