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Guida illustrata della Valle di Challant o d'Ayas

Angelo Badini Confalonieri, Giovanni Varale

Guida illustrata della Valle di Challant o d'Ayas

Con notizie descrittive sulle Valli di Gressoney e Valtournanche. Nuova edizione riveduta ed ampliata. Biella, Tipografia G. Testa, 1902. Pagine 193, più una carta e 29 pagine di Annunzi in carta velina. Formato 12.5x19 cm, ricco repertorio illustrato in b.\n. Prezzo da concordare con il venditore.

 

 

Scoperto con grande sorpresa nel sito della casa d’aste più nota al mondo e a un prezzo davvero irrisorio, questo volumetto del 1902 si presenta come un testo al contempo raro - molto raro, al di fuori dei cataloghi di qualche biblioteca - e denso di sorprese: in altre parole, un autentico e inaspettato colpo di fortuna. Soprattutto, è un vero privilegio poter riunire nella stessa collezione le due edizioni dell’opera, quella del 1899 e la seconda edizione che Giovanni Varale ripubblicò tre anni più tardi insieme al professor Angelo Badini Confalonieri.

Varale, biellese e socio del CAI Biella (1859-1921), consigliere dal 1910, fu un fotografo e alpinista molto attivo, oltre che giornalista per testate quali il Corriere della Sera, Gazzetta del Popolo, Gazzetta del Popolo della Domenica. Nell’introduzione all’edizione del 1902 della rara guida, scrisse: (…) Nel 1899 pubblicai, sotto gli auspici dell’illustre decano e pioniere dell’alpinismo, abate Amato Gorret, una Guida illustrata della Valle di Challant o d’Ayas, nell’intento di meglio diffondere la conoscenza, sino allora troppo incompleta ed esigua, di una regione della Valle d’Aosta, ancora pochissimo visitata e percorsa dagli escursionisti ed, in modo ancora più scarso, frequentata dai villeggianti, che pure sogliono convenire numerosi ad estiva dimora nelle limitrofe ed emule Valli del Lys e di Valtournanche, da anni in maggior voga ed elette a sempre più florido avvenire.

Aggiunse inoltre un commento particolarmente significativo, in quest’epoca post-turismo di massa, alla luce di uno sviluppo spesso incontrollato che negli scorsi decenni ha colpito tante vallate, nonché del paventato “collegamento sciistico” nel Vallone di Cime Bianche. (…) Ed è ventura che questa gemma tra le Valli alpine, ben poco o punto ancora risenta dell’artificioso assettamento e delle sapienti lisciature e truccature, odierno portato di preconcetti pseudo estetici, o di scopi prevalentemente utilitari, che in non poche stazioni alpine, cui fu assicurata la suprema sanzione della moda imperante, hanno finito per menomare e talvolta snaturare anche pressoché interamente il primordiale carattere di genuina ed originaria bellezza.

Come premesso dall’autore, la seconda edizione (…) accuratamente riveduta e presso che rifusa in gran parte, fu pubblicata in seguito al rapido esaurimento della precedente, redatta insieme al celebre Abbé Gorret che sarebbe mancato nel 1907. I due testi differiscono per volume di pagine: 87 nella prima edizione, 193 nella seconda, un incremento che si nota anche nelle veline editoriali che corredano entrambe le opere.

La seconda edizione è composta dai seguenti capitoli. Al lettore. Indicazioni utili. Uno sguardo alla Valle. Le tre successive Parti comprendono capitoli dedicati invece a Verrès, La Valle di Challant, Brusson, Passeggiate ed escursioni da Brusson, Valle di Gressoney, St-Vincent e Châtillon, Ascensioni da Brusson, Valle d’Ayas, Passaggi in Valtournanche, Valtournanche, Da Antagnod (Ayas) a St-Jacques, Escursioni da St-Jacques, Dal bacino di Verra.

Seguono infine: Elenco delle ascensioni ed escursioni, Indice alfabetico dei luoghi, Indice generale. Il volume è chiuso, prima delle veline con le pubblicità degli alberghi e dei vari esercenti, da una cartina in scala 1:400.000 della valle; seguono come premesso gli Annunzi.

In sintesi, un’opera rara e bellissima, ricca di dati e materiale oggi introvabile, poiché afferente all’Ottocento e a fonti storiche, memorialistiche ormai dimenticate. Impeccabili le condizioni dell’esemplare; intensa l’emozione nel riunire, forse per la prima volta in chissà quanti decenni, due copie della prima e seconda edizione di questo interessante lavoro del biellese Giovanni Varale.

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