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Pilaz

Posto a 1550 metri di quota, il villaggio di Pilaz si trova nell'alta Val d'Ayas, lungo la strada regionale SR45 ed il Torrente Evançon, ai piedi dell'ampia e soleggiata costa erbosa che, più in alto, ospita i paesi di Antagnod e Bisous. Vi discende il Torrent de Pilaz, che confluisce nell'Evançon; lungo il fondovalle, Pilaz o Pila è compresa tra Periasc e Champoluc. Il villaggio è di dimensioni contenute, caratterizzato da alcune pregevoli abitazioni antiche nella parte superiore, arroccate intorno alla bella cappella.

Nel 1963, queste case attrassero l'attenzione dello storico Ugo Torra, che le descrisse nel libro La Valle di Challant-Ayas: Poco oltre Periasc, sulla sinistra, sono raggruppate sul ripido ma delizioso pendio le abitazioni di Pila; suscitano interesse le caratteristiche che hanno saputo conservare. E' lo stesso villaggio alpestre di un tempo. Torra vi ammirò abitazioni e rascards risalenti agli anni 1589, 1634, 1765, 1733, 1640, 1739 e 1771, oltre ad una vecchia meridiana del 1875. Ebbe inoltre modo di notare alcuni stemmi sabaudi. Prerogativa di Pilaz è l'ospitare ancora numerosi nuclei familiari, oltre ad un panificio: a differenza di altri hameaux ayassini e valdostani, certo non meno pregevoli per architettura e storia ma più sfortunati in quanto a posizione, Pilaz non è stata abbandonata. Moderni ed anonimi villini coesistono, del resto, con le plurisecolari abitazioni tradizionali.

La cappella sorge sul bordo sinistro della strada interna al paese, che pur essendo molto ristretta ed angusta per chi la risale in automobile, è asfaltata. La struttura sacra è votata a San Michele e risale al 1746; è provvista di un malconcio campaniletto con campana e presenta una facciata molto decorata, abbellita da un motivo regolare blu lungo i bordi laterali. Vi campeggiano, ai lati del piccolo rosone profondamente incassato e bordato d'azzurro, quattro affreschi raffiguranti S. Michel, S. Pierre, S. Jean e M. Mere de Grace. Il rosone è sottolineato da un appello, Defendez-nous dans le combat. La cappella, peraltro, mostra una struttura classica e molto diffusa in Valle, con una piccola porta fiancheggiata da due finestrelle munite d'inferriata, in modo da lasciar spazio alle decorazioni soprastanti. (...) Troviamo la cappella in mezzo alle case, policroma per gli umili dipinti sulla facciata, simpatica per il campaniletto a muro che di poco la sovrasta, commentò Torra. Ha un'aria così modesta che non si penserebbe di trovarvi quattro notevoli statue in legno, Madonna, due Santi e San Pantaleone risalenti forse al cinquecento.

E' possibile visitare brevemente Pilaz, senza passare lungo la trafficata SR45, grazie al piacevole itinerario boschivo che collega il "Pratone" Varasc di Champoluc, presso il Ponte Amponey, fino al villaggio di Periasc, lungo il Torrente Evançon. Si tratta certo di una meta importante, e del resto facilmente accessibile, che come Lignod e Magneaz conserva ancora magnifici esemplari di architettura valdostana.

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