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Passo di Valnera

Ampio valico prevalentemente erboso, il Passo di Valnera è posto a 2676 metri lungo la dorsale intervalliva Ayas-Valle del Lys, immediatamente a nord della rocciosa Punta Valnera ed a sud della bella Punta Valfredda. Dal valico risale difatti l'aerea ed ampia cresta meridionale della Valfredda, ma non deve essere confuso con il pur vicino Colletto Valnera, posto sulla cresta "interna" tra la Valnera ed il Monte Bieteron (2764). La zona, nel periodo invernale, può rivelarsi valangosa nei tratti immediatamente sottostanti le vette citate. Ad ovest del valico si stende la conca del Rifugio ARP o Arp (2400) e, più oltre, la bella zona di Palasina; appena ad oriente, in territorio gressonaro, la Val Nera declina ripidamente verso i 1385 metri di Gressoney-Saint-Jean, dove il passo soprastante viene definito Waldonier Furke.

 

Passo di Valnera. Le vie di salita

La principale via salita al Passo di Valnera, per quanto riguarda la Val d'Ayas, parte dal già citato Rifugio Arp, raggiungibile in circa due ore dai 1815 metri del parcheggio soprastante Estoul mediante la carrabile numero 5, che risale l'intero Vallone di Palasina; naturalmente è possibile raggiungere il rifugio anche dalla zona superiore di Ayas, risalendo il Vallone di Mascognaz alla volta dei 2668 metri del Colle Palasina, scendendo quindi nel magnifico comprensorio dei laghi omonimi e proseguendo brevemente alla volta dell'ARP. Sul retro del rifugio, poco a sinistra della poderale che vi accede, un prato piuttosto umido porta all'inizio del sentiero 5C (ed intervallivo 105) per il Passo di Valnera. In un'ora e trenta circa il sentiero, in costante pendenza e terra battuta, porta a valicare sulla sinistra tre dei minuscoli laghetti di Valnera, tra erba e grandi rocce piane, in un ambiente spesso molto umido; al Rifugio Arp la segnaletica accredita al medesimo percorso il tempo di 2 ore e 15 minuti per la Punta Valnera. Superato il bivio per quest'ultima, sulla destra di chi sale dall'Arp, si prosegue alla volta dell'ormai vicina cresta intervalliva, preannunciata da dossi erbosi e ruscelli che scorrono tra bassa vegetazione e pietrame sparso. Il Passo di Valnera (2676) si presenta come un ampio valico erboso, compreso tra grandi dorsali rocciose rivolte sul lato gressonaro; immediatamente a nord del colle, dalla Quota 2770, nasce la cresta occidentale che porta ai 2648 metri del Texel Horn. Sulla sinistra del Passo si prosegue lungo i pendii erbosi immediatamente sottostanti la dorsale di confine vera e propria, aiutati da una segnaletica recentemente rifatta e ben visibile, con totem e continui segni gialli: si trovano segnali del 5C ma anche del numero 5, che dal Passo conduce alla vetta della Valfredda in circa quaranta minuti.

Per quanto concerne infine la tempistica necessaria per la salita al Passo mediante tale via, ecco i dati registrati nel corso dell'ascensione alla Punta Valfredda effettuata da Varasc.it mercoledì 17 agosto 2006, con tempo nuvoloso. Partiti alle 08.54 dal parcheggio di Estoul (1815 metri), abbiamo risalito il vallone di Palasina raggiungendo alle 10.27 il Rifugio Arp e ripartendone alle 10.43 verso oriente. Alle 11.36 eravamo al Colle Valnera, dal quale entravano in Ayas immani carovane di nuvole lattee, proseguendo poi sulla nostra sinistra lungo i pendii sottostanti la cresta meridionale della Valfredda; alle 12.00 attraversavamo il fronte franoso precedente l'uscita in cresta, dopo la quale, alle 12.41, eravamo in vetta.

 

Passo di Valnera. Il secondo itinerario

Il Passo di Valnera si può guadagnare oltre che dall'ARP anche da Estoul tramite gli omonimi laghi, puntando la Punta Valnera ed eventualmente coniugandone la salita a quella della stessa Valfredda, vista la vicinanza. Come illustrato nella pagina relativa alla Valnera, il sentiero 6A (EE) sale dai 1815 metri di Estoul raggiungendo dapprima gli omonimi laghi, in una bella valletta riparata, e quindi il Colletto Valnera - da non confondersi con il suddetto Passo Valnera, detto anche Waldonier Furke, per la vicinanza della Val Nera di Gressoney, terra in cui ancora oggi domina il dialetto Titsch. Il sentiero 6A, come anticipato, lascia Estoul ed i suoi ridenti pascoli alla volta dei boschi soprastanti l'abitato di Moucheroulaz o Moscerola, risalendo quindi in direzione nord fino ad uscire dal fronte di conifere in corrispondenza del rio Chamen. Da qui si addentra ben evidente per pascoli erbosi e poggi nella valletta dei Laghi di Estoul, lasciando a destra il massiccio Ciosé prima e le sei "dita" rocciose della Bocchetta di Eclou poi: un percorso intuitivo e alla portata di ogni escursionista allenato, che porta a raggiungere innanzitutto i Laghi di Estoul. Sulla destra del primo dei due laghi maggiori si nota il bivio con il sentiero 6B per la Bocchetta di Eclou, un passo panoramico che permette una bella vista su Gaby ed una discesa nel vallone di Staller, alla volta dell'alpe Grueben (2286 metri). Il sentiero 6A prosegue alla volta del vicinissimo, secondo lago, ne costeggia la sponda destra risalendo poi la testata settentrionale della valletta in corrispondenza di un canalone parzialmente erboso e piuttosto ripido, il cui ingresso è guardato da alcuni massi erratici e segnalato da qualche totem di pietra.

Il maggiore dei Laghi d'Estoul è contraddistinto da una sorta di ampio promontorio pianeggiante che lo divide quasi in due, al centro: questo promontorio indica approssimativamente, sulla riva opposta, la continuazione del sentiero. Il 6A prosegue in pendenza costante fin sotto al Colletto Valnera, dove la pendenza aumenta leggermente su fondo erboso. Il Colletto è una breve sella rocciosa intagliata sull'erta cresta sudoccidentale proveniente dai 2764 metri del Monte Bieteron. Dal Colletto, sotto al quale si scorgono i piccoli Laghi Valnera, si sale alla vetta omonima o si discende brevemente e all'ombra verso l'antistante Valfredda, raggiungendo anzitutto un massiccio ometto piramidale che segna il bivio tra il sentiero 105-5C e il 6A, in zona semipianeggiante ed erbosa, con ampie roccette. Da qui si prosegue agevolmente fino al Passo Valnera.

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