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Colle della Bettaforca

 

Passo importante tra le vallate di Ayas e del Lys (cui è collegata tramite una moderna funivia Leitner), il Colle della Bettaforca (2727 metri, N45 52.217 E7 46.943) costituisce un nevralgico punto di inizio per le discese sciistiche invernali, e pertanto è indiscutibilmente conosciuto nelle due valli.

Si trova sulla sinistra orografica di Saint Jacques e dà nome ad un profondo vallone, quello della Forca. Da Saint Jacques vi si può arrivare partendo dai 2072 metri di Resy e salendo lungo i pascoli alpini posti a nord-nordest del paese. Il percorso, costituito da una normale strada carrabile, richiede circa un'ora e mezza da Resy e offre numerosi spunti panoramici per soste, picnic e svago; il sentiero numero 9, che conduce al Colle, è accompagnato dal Torrente Forcaz. La presenza dell'imponente Testa Grigia e di altre vette, quali la Punta Bettolina ed il Colle Superiore di Bettolina a nord del valico o il Monte Bettaforca a sud, rende piacevole il panorama; la zona del colle è spesso fortemente ventosa. Il valico è il punto di arrivo della grande e splendida traversata del Castore, più volte compiuta da Varasc.it. La risalita del Vallone di Forca, oltre Resy, è purtroppo resa meno piacevole dalla presenza massiccia di impianti, lavori di sterro (estate 2017), nonché dalla strada sterrata.

Alle pendici del Monte Bettaforca si trova però il bellissimo e recondito Lac de la Forcaz, a 2323 metri di quota, profondamente incassato sulla destra della salita perpendicolare al Colle e quasi invisibile, se non dall'alto. La Bettaforca ospita un ristoro, chiuso però nelle estati 2006 e 2007, causa gestione del rifugio Mantova da parte dei proprietari; nell'estate 2010, e negli anni successivi fino al 2017, il ristoro era invece aperto. Da qui parte il percorso che in circa tre ore e trenta porta al Rifugio Quintino Sella, attraverso il Passo di Bettolina; in questa zona abbondano i camosci. Un'ultima nota: dopo l'incidente accorso il 09 luglio 2004, è doveroso ricordare di prestare particolare attenzione agli eventuali detriti che possono cadere sulla carrabile nell'area immediatamente sottostante il Colle, dalle pendici settentrionali del Monte Bettaforca. La zona è stata comunque oggetto di lavori di sterro e, durante il Ferragosto 2010, abbondantemente innevata.

Il bacino artificiale del Vallone di Forca, o Bettaforca (anni 2017-2019)

Nell'estate 2017 si è invece notato un vasto cantiere, con importanti lavori di sterro, nel medio Vallone della Forca, proprio sopra all'impianto inferiore. Si tratta della costruzione di un bacino artificiale per l'innevamento. Purtroppo, negli anni 2018 e 2019, la parte mediana del Vallone è stata deturpata da un enorme invaso per l'innevamento artificiale degli impianti da sci, aggiungendo un nuovo danno al già pesantemente intaccato patrimonio ambientale di questa zona.

 

Colle della Bettaforca. La letteratura

Edito nel settembre 1925, Gruppo Monte Rosa di Amilcare Bertolini e Giuseppe F. Gugliermina descrisse il Colle di Bettaforca (2676). Posto fra i Monti Bettolina e Bettaforca, costituisce il principale punto di passaggio fra le valli d'Ayas e del Lys. Da FIERY, (ore 2), mulattiera a Résy (2066), sul ciglio di una rupe, e, per pendii più dolci, all'Alpe Forca (2340); poi con salita ripida, per facili detriti, al Colle. Pochi anni più tardi, nel 1923, l'opera Itinerari alpini V. Dall'Attendamento S.A.R.I. in Valle d'Ayas descrisseil valico: Colle di Bettaforca, m. 2676, ore 5. Molto frequentato, essendo il valico più comodo fra la Valle di Gressoney e Champoluc. Mulattiera.

Nel 1966, Mario Aldrovandi vi ricordava un antico riparo, distrutto da un fulmine, del quale sarebbe sopravvissuto un basso muretto; nel 1951, l'opera Le Val d'Aoste di Jules Brocherel definì il valico Betta-fourca. Nel 1928, il dotto abbé Louis Bonin, nella sua eccellente opera divulgativa dedicata a Brusson, citò l'avvistamento di un orso (...) qui se désaltérait àune source tout près de ce Col, creando immediatamente un parallelo con la leggenda dell'Ours de la Montagne e chiedendosi come fosse ivi giunto un pareil animal. Altre fonti, infine, vorrebbero l'etimologia del toponimo Bettaforca composta dal celtico Bett, "capanna" o "riparo", nonché naturalmente da forca o "ristretto passaggio".

 

Questa pagina è rispettosamente dedicata a Marie Jung, mancata nei pressi del Colle Bettaforca, venerdì 09 luglio 2004.

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