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Palon di Resy

Con i suoi 2676 metri di quota (N45 52.521 E7 45.059), il Palon di Resy costituisce un eccellente punto di osservazione sul grande bacino glaciale situato nella testata sommitale di Ayas, coniugando la relativa facilità della salita con la perfezione del panorama; il suo toponimo, palon, è molto frequente in Valle d'Aosta e delinea una cima erbosa con almeno un fianco molto dirupato, come effettivamente appare l'ampio versante nord del Palon di Resy. Si tratta di una cima nota e famosa, una classica salita sia estiva che invernale, recensita e descritta da innumerevoli manuali nel corso dell'ultimo secolo.

Il dislivello da Saint Jacques ammonta a 986 metri, la tempistica estiva per escursionisti allenati a 2.45-3.00 ore complessive. Si raccomanda cautela in caso di ghiaccio.

Il Palon offre al viandante un panorama invidiabile, rispetto alla sottostante Champoluc: il Pian di Verra, il Lago Blu, il gruppo dei Breithorn, il Polluce ed il Castore, fino ai 3021 metri dell'aspro Mont Rouge o Monte Rosso che chiude la visuale sulla destra. Si tratta di una montagna glabra, esattamente sovrastante il piccolo paese alpino di Resy, dalla forma tondeggiante; il suo versante sudoccidentale è composto da prasiniti. Si segnala che una salita invernale al Palon è stata descritta nel numero 2008-2009 della rivista Carnet Val d'Ayas.

Nel periodo invernale il Palon di Resy costituisce uno degli itinerari più noti ed apprezzati dagli sciescursionisti e dai ciaspolatori. Malgrado la risalita non comporti difficoltà eccessive, si ricorda che l'ampio pendio meridionale del Palon può rivelarsi valangoso, e che la cresta sommitale ed orientale ospita spesso cornici nevose; la traccia, rispetto all'usuale percorso estivo (8C), tende solitamente a correre più a sinistra rispetto al centro del suddetto pendio, tenendosi sul bordo sinistro del grande versante erboso nel tratto superiore. E' solitamente visibile ad occhio nudo da Champoluc, nelle belle giornate. Nell'inverno 2019, si è rivelato gelato, rendendo necessari i ramponi (12 gennaio 2019); idem durante la salita del 26 gennaio 2020, su neve particolarmente ventata e dalle difficili condizioni. Si raccomanda sempre cautela.

Palon di Resy. Salita in vetta (estiva ed invernale)

La salita ha origine a Saint Jacques, lungo i sentieri 9 (Saint Jacques-Resy) e 8C (Resy-Palon di Resy); mediante il sentiero 8D si raggiungono invece i piccoli e caratteristici Laghi di Resy, piccoli e piacevoli bacini alpini posti a 2543 metri di quota. E' bene specificare che, nel mese di luglio 2011, si è notata sulle paline gialle della segnaletica a Saint Jacques una modifica apportata a pennarello o con l'applicazione di una targhetta lignea. Tali correzioni indicavano una tempistica di 1.35 ore (!) per Resy, sentiero 9, e conseguentemente per i Rifugi Ferraro e Guide Frachey (Alta Via numero 1). Questa tempistica appariva assolutamente eccessiva, ed è stata successivamente corretta. Ancora nel 2017 si è però notata una discrepanza nelle tempistiche sulle medesime paline, alla partenza.

Una volta raggiunta Resy si prosegue verso oriente lungo la poderale, in lieve salita, per circa 15 minuti. Dopo una breve ma erta salita la strada sterrata, molto panoramica, giunge ad un ben evidente bivio, segnalato da un ometto e dalla segnaletica, in corrispondenza di un alto traliccio. Si volta a sinistra, accedendo al bosco dopo aver varcato il canaletto parallelo alla carreggiata; il tracciato resta sempre ben evidente, anche in inverno, superando la fascia boschiva per raggiungere i pascoli in pendenza che la sovrastano. Nel gennaio 2020, sul lato destro della strada e in corrispondenza dell'inizio del sentiero, era presente una piccola palina lignea e amatoriale, che indicava "Palon di Resy".

A quota 2565 metri, sul lato sinistro del sentiero per chi sale, si incontra un evidente ed ampio recinto di pietre, probabilmente ciò che resta di un antico riparo per armenti. Più in alto ci si imbatte nel bivio (8D) per i vicini Laghi di Resy, segnalato. La parte terminale, più ripida, porta ad accedere alla croce e all'ampia cresta sommitale che, correndo verso oriente e poi in direzione del Monte Rosso, descrive una curva erbosa ed aggraziata, altamente suggestiva. La croce sommitale, antica e da decenni colma di sassi a scopo stabilizzante, è assicurata da quattro tiranti metallici.

La lunga e ampia cresta sommitale corre verso oriente, culminando in alcune balze erbose, a tratti esposte, e in parti rocciose. Vi è celata, difficile da vedere, una lapide in pietra grigia, dedicata a Luca Domenico Oliveri, Campo Ligure 27.12.1985-Alpi Apuane 12.03.2006, amante del Monte Rosa e frequentatore abituale della panoramica cima del Palon. In caso di affollamento è possibile far pausa da queste parti, visto che la maggior parte dei viandanti si ferma vicino alla croce.

Palon di Resy. La letteratura

Nel 1899, l'abbé Amé Gorret e Giovanni Varale descrissero il Pallon di Résy nell'opera Guida illustrata della Valle di Challant o d'Ayas, definendolo (...) quel promontorio che s'erge ad est-nord-est di Fiéry, fra l'imbocco della valletta di Bettaforca e la Comba di Verra, ed è l'eminenza assai spiccata con cui si termina il contrafforte, che dipartesi a ponente della Punta di Bettolina. Esso domina l'alta valle d'Ayas e si discopre, risalendo la medesima, in capo ad essa.

Nel 1923, l'opera Itinerari alpini V. Dall'Attendamento S.A.R.I. in Valle d'Ayas descrisse a sua volta il Pallon di Resy, m. 2676, ore 2,35. Dalle case di Resy, abbandonata a destra la strada della Bettaforca, si sale per un sentiero che si inerpica fra gli scarsi larici ed aridi pascoli del versante meridionale del Pallon e senza difficoltà se ne tocca la vetta passando presso un piccolo lago.

Tempistica estiva

Per quanto concerne la salita estiva del Palon, Varasc.it vi è salito nelle prime ore di venerdì 22 luglio 2011, partendo alle 05.25 da Saint Jacques e giungendo a Resy alle 05.55, ripartendone alle 06.10 e raggiungendo la vetta del Palon alle ore 07.00. In tale occasione, oltre a numerosi incontri con camosci, si è notata una lapide posta nell'anno 2006 su una roccia piana, lungo la cresta arcuata che dalla croce del Palon corre alla volta dei Laghi di Resy e, successivamente, piega verso il Monte Rosso. Ripartito alle 07.40, sono rientrato alle 08.50 a Saint Jacques.

Una salita invernale in solitaria, con l'apertura della traccia su neve dura e ventata, è avvenuta martedì 27 dicembre 2011; il percorso è stato tracciato sul versante occidentale del monte, al riparo da eventuali valanghe. Partito alle 09.40 da Resy, ho raggiunto la vetta del Palon alle 11.20. In data 24 gennaio 2016, la salita è avvenuta lungo una traccia errata, più lunga e con un inutile traverso verso destra (est), da evitare.

Una salita invernale nel tardo 2013 non ha evidenziato variazioni di sorta in merito a quanto descritto. La salita del 2 novembre 2014 non ha evidenziato altre variazioni, così come la salita del 24 gennaio 2016 e le successive.

La salita del 12 gennaio 2019 ha richiesto l'uso dei ramponi, su neve durissima e ghiaccio nella parte nel bosco. La traccia si è rivelata molto ripida. Idem, come premesso, il 26 gennaio 2020, su neve ventata, dura ma a tratti inaspettatamente cedevole, insidiosa.

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