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Monte Taille

Sommità prevalentemente rocciosa che raggiunge la quota di 2521 metri, il Taille è una cima poco conosciuta ma molto gratificante e panoramica, collocata lungo la dorsale intervalliva Ayas-Valle del Lys e facente parte della catena che sovrasta a nord i tre laghi di Frudiera.

Il Taille si trova infatti a sudest del Monte Rena (2512) ed è affiancato a sua volta dal Monte Taf (2523), il quale chiude a sud il settore della dorsale di confine compreso tra il Passo della Garda (2281) ed il Colle di Frudiera (2271). Dal Taille corre a nordest una lunga cresta che culmina infine nella Punta di Weissmatten (2456). Particolarità del Taille, oltre all'assoluto isolamento della vetta, sono i versanti strapiombanti e rocciosi, apparentemente ostili all'escursionista. Il suo bastione meridionale cade senza interruzioni sui laghi di Frudiera, mentre la cresta che collega il Taille alla vetta del Rena è molto esposta e richiede adeguate competenze ed attrezzature alpinistiche per scongiurare possibili incidenti; la via è stata descritta in seguito nell'estate 2012. Unica possibile via di salita che non richieda attrezzature alpinistiche, per quanto non segnalata ed esposta, è quella sudorientale proveniente dalla selletta rocciosa collocata tra il Taille ed il Taf fino ai pendii d'erba e roccia sottostanti la cresta sommitale. Anche questa via, comunque, è da riservarsi ai soli escursionisti esperti e ben allenati, capaci di affrontare terreni potenzialmente infidi, non segnalati, ripidi ed instabili.

Nota importante (Aprile 2014): la galleria fotografica mostra solamente immagini del Monte Taille. Le fotografie della traversata Rena-Taf si trovano nella galleria fotografica del Monte Taf.

Monte Taille. La via di salita sudorientale 

E' innanzitutto necessario raggiungere la già citata sella tra il Taf ed il Taille: questo è possibile partendo dai 2016 metri della seggiovia di Weissmatten, in Valle del Lys. Sulla sinistra del bar- ristorante Wissomatto, dopo qualche metro sulla carrabile che porta alle piste, parte infatti il sentiero 1A per i laghi di Frudiera (due ore e mezza): il tracciato supera tratti iniziali di bosco piuttosto rado prima di attraversare vaste pietraie composte da massi di grandi dimensioni, tra i quali si valicano veri e propri ponticelli di pietrame finemente incastrato. Si raggiungono infine pendii erbosi piuttosto ripidi affrontati con molte, ampie svolte dall'1A che resta sempre ben segnalato ed evidente. Davanti a noi è il Colletto Taf (2550 metri circa), un intaglio roccioso soprastante l'ultimo dei laghi di Frudiera ed attrezzato con ringhiera e cavo metallico, posto al termine di una vasta pietraia. Prima ancora di attraversare il campo detritico si incontra a destra (per chi sale da Weissmatten) un segnale giallo che indica la partenza del sentiero 1B, con dicitura "Molto impegnativo" su una roccetta ai piedi di una frana molto contenuta, circondata da pendii d'erba.

E' importante ricordare che la segnalazione dell'1B è visibile solo per chi sale da Weissmatten, non già da parte di chi proviene dai laghi di Frudiera. Ad ogni modo, l'1B risale la breve franetta prima di accedere agli erbosi ed ampi pendii sotto ed a nord della vetta del Taf, sulle cui roccette campeggiano pochi ma evidenti segni gialli. Seguendoli si giunge ai piedi della vetta stessa, proseguendo su roccette e modeste placche lisce fino a piegare verso la vicina selletta tra il Taf ed il Taille, vero e proprio balcone sui sottostanti laghi e sul lungo vallone di Graines. E' naturalmente possibile arrivare a questa sella provenendo da Ayas via Graines e laghi di Frudiera, giungendo prima al Colle di Frudiera e poi al soprastante Colletto Taf (2550), oltre al quale si traversa la vasta pietraia orizzontale che porta alla deviazione 1B. Per maggiori informazioni, si consiglia di visitare la sezione Monte Taf; il suddetto monte è utile per una migliore osservazione del Taille.

Una volta giunti alla sella, ci si trova ai piedi del versante SE del Taille: un'ampia parete generalmente rocciosa sormontata da erti pendii erbosi, a loro volta intersecati da estese placche verticali di rocce verdastre. Sulla verticale dell'innesto della sella con il versante si alza una lunga e stretta fascia verticale di rocce più chiare, strapiombanti sui ripidissimi pendii sovrastanti i laghi di Frudiera: occorre dunque passare più a destra, evitando questo pericoloso ed erto tratto. In pochi minuti percorriamo la selletta, generalmente ampia ed erbosa, incontrando un maggior numero di formazioni rocciose affioranti ai piedi del versante del Taille: il nostro obiettivo è lasciare la selletta e guadagnare l'ampio balcone roccioso alla nostra destra, perfettamente visibile sia dalla sella stessa che dalla vetta del Taf. Si tratta di una sporgenza rocciosa a metà versante, ricoperta d'erba, sotto la quale si stende una vasta fascia verticale di rocce verdastre: con cautela procediamo verso destra e verso nord, affrontando l'ultimo tratto della selletta, nel quale alcune rocce di grandi dimensioni e vagamente abrasive richiedono qualche passo di arrampicata.

Superatele, pochi metri d'erba premettono ad alcune fasce detritiche più o meno stabili, valicabili in orizzontale su vari livelli: dopo aver attraversato la breve zona franosa arriviamo infine all'erbosa superficie del nostro balcone, punto di per sé eccezionalmente panoramico sull'intera Valle del Lys. Dietro al balcone, il manto erboso si salda quasi immediatamente a ripidi pendii d'erba e rocce di varie dimensioni, con una pendenza di circa 40° ma intervallati da frequenti punti di sosta meno inclinati: il terreno è erboso, come anticipato, anche se resta la possibilità di smuovere qualche scheggia o qualche detrito sui viandanti sottostanti. Un ultimo sforzo porta sulla cresta sommitale del Taille, quasi senza soluzione di continuità: il primo assaggio di questa lunghissima dorsale, estesa da nord a sud per circa un chilometro fino al suo congiungimento con il Monte Rena (2512), è un modesto prato che si sporge a mò di osservatorio sui laghi di Frudiera e su quasi tutto il vallone di Graines. Poco oltre la cresta si allarga moderatamente, ricoprendosi improvvisamente di una grande quantità di roccette grigiastre punteggiate da licheni verdi: su questo esteso cumulo di massi e di rocce interrate troviamo un antico e dimesso totem di sassi, segno del passaggio di qualche rarissimo escursionista o cacciatore di camosci.

Traversata dei monti Rena, Taille, Taf

Esistono tre vie principali che collegano il Colle della Ranzola ai laghi di Frudiera; di queste, due sono prettamente escursionistiche e sorgono sul versante ayassino e su quello del Lys, mentre la terza è più aerea e corre sulla lunga e bellissima cresta tra i monti Rena, Taille e Taf. La prima via è basata sul sentiero 9A che dall'alpe Finestra, ai piedi del Colle della Ranzola, sale alla grande sella erbosa tra la Punta della Garda e la Punta della Regina per poi scendere, nel bosco, fino ad incontrare il sentiero numero 9 per i laghi, proveniente da Graines. Come segnalato, un vasto fronte di frana si è tuttavia staccato dai pendii sottostanti la costiera Punta Regina - Passo della Garda, scendendo per varie centinaia di metri ai piedi del Monte Rena; tale percorso è quindi sconsigliato. La seconda via, sul versante della Valle del Lys, porta a raggiungere dapprima la stazione della funivia di Weissmatten e quindi a risalire, mediante il sentiero 1A, fino al Colletto Taf ai piedi del monte omonimo. 

La traversata delle tre cime Rena, Taille e Taf sul sentiero 1B è lunga poco più di un chilometro e permette di accedere alle tre vette; se la via principale è segnata, anche labilmente, le risalite ai monti Taille e Taf sono segnalate solamente da ometti di sassi. E' costituita in massima parte da tratti erbosi anche esposti, con saltuari passaggi su roccia che richiedono attenzione; la segnaletica è vetusta, labile e sporadica, mentre l'erba sovente nasconde l'esile e poco frequentata traccia. Il dislivello è minimo e la difficoltà è valutabile in EE, tuttavia le citate caratteristiche la rendono adatta solamente ad escursionisti allenati ed in grado di affrontare terreni impervi, esposti e non segnalati; occorre grande sicurezza e saldezza nella progressione. Se ne sconsiglia la percorrenza ai bambini ed alle persone impressionabili oppure non debitamente allenate; malgrado sia stata effettuata da Varasc.it in presenza di un cane, la presenza di animali è da valutare attentamente, sia per le difficoltà del terreno sia per la presenza di un'oasi di protezione faunistica. Il percorso ha richiesto 1.15 ore il 16 agosto 2012 dalla vetta del Monte Rena al Colletto Taf.

Dalla vetta del Monte Rena si scende per pochi metri in direzione sud, superando roccette lisce ed erba, raggiungendo la sottostante sella a quota ca. 2505; la vista sul proseguimento della cresta è altamente scenografica, presentando infinite lame di roccia accatastate. La cresta si restringe fino a circa un metro, rocciosa; si affronta subito una liscia roccia esposta ed in lieve pendenza, attrezzata con una sottile corda bianca assicurata solamente nella parte superiore. Segue un passaggio a destra di una seconda roccia più elevata, alla cui base sorge un comodo gradino per appoggiare i piedi; le persone alte più di un metro ed ottanta, con zaino, devono piegarsi per non urtare e strisciare la spalla ed il lato sinistro del volto. La traccia scende lievemente sul lato sud della cresta, su erba, molto esposta sugli erti pendii che cadono in profondi canaloni sul lago principale di Frudiera. Si procede in semipiano verso oriente, superando erba olina e delicati terrazzini di roccia liscia, esposti a destra (sud). Appena oltre questo tratto in costa occorre piegare radicalmente a sinistra, salendo in verticale per pochi metri su erba olina, con buoni appigli; è stato posizionato un ometto per segnalare la svolta, che conduce ad una selletta ed a meridione di un rilievo erboso.

A quota 2505 si incontra un labile segno giallo, con scritta A m. 50 inizio difficoltà!, accedendo ad una vasta e piacevole sella erbosa, altamente panoramica sul gruppo Monte Nery - Punta di Soleron a sud, sulla Punta Cialvrina e sul fondovalle del Lys a nord. Si procede ad est su erba, salendo ad una piccola sella posta a sinistra di un grande sperone roccioso, cui segue una nuova depressione ed una risalita erbosa lungo l'ennesimo canalone sul versante meridionale della lunga dorsale. La zona è altamente suggestiva. Segue un nuovo tratto in costa su erba, che curva lievemente procedendo in piano verso sudest; a 2487 metri si raggiunge un altro poggio erboso, cosparso da roccette e molto panoramico, con un vecchio tronco sfrondato come segnavia. La vetta del Monte Taille è in vista, già accessibile per rocce rotte ed erba; si tratterebbe tuttavia di una salita, anche se breve, molto erta ed oltretutto evitabile. Restando sulla traccia si procede verso est-sudest su erba, superando altri canaloni esposti ed accedendo quindi, a quota 2488, alla vasta sella erbosa posta tra i monti Taille e Taf; vi spicca un cartello che ricorda la locale oasi di protezione della fauna, nonché un segnavia 1B. Da qui si può scegliere di salire, con cautela e tuttavia più agevolmente, sia i monti Taille e Taf come indicato nel sito e nel manuale Le Vette della Val d'Ayas, sia di proseguire in discesa superando il bordo settentrionale di rocce rosse del Monte Taf ed accedendo al vasto piano erboso soprastante il sentiero 1A. Il sentiero, proveniente da Weissmatten, conduce al Colletto Taf e permette di discendere agevolmente, su terreno ripido, al Colle di Frudiera ed ai laghi sottostanti oppure, naturalmente, alla stazione di arrivo della funivia di Weissmatten ed alla sua stupenda foresta di pino cembro. Il percorso in cresta va affrontato in assenza di ghiaccio o acqua al suolo, con bel tempo.

Monte Taille: vetta o anticima?

E' tuttavia doveroso precisare che, sebbene questo sia il punto più elevato visibile lungo la cresta, la vetta del monte Taille presenta un certo problema di identificazione: svariate carte non concordano nel posizionarla, altre non recano neppure l'intera montagna (!), ed effettivamente la lunga cresta verso il Rena potrebbe offrire qualche punto lievemente più elevato, malgrado l'impressione sia francamente contraria. In particolar modo, per dover di cronaca, è stato indicato il punto di congiunzione tra la cresta sommitale del Taille e la dorsale che diparte da essa verso nordest, alla volta della Punta di Weissmatten (2456). Eventuali, future esplorazioni della cresta sommitale del Taille da parte di Varasc.it verranno naturalmente riportate in questa pagina; per ora è bene limitarsi a ricordare che, per quanto in gran parte non ancora percorsa dall'autore di questo sito, la cresta del monte Taille è stata definita nel prestigioso volume Monte Rosa e Mischabel (…) con numerosi e lunghi tratti molto esposti e infidi che richiedono troppa attenzione e sicurezza di piede per dare anche piacere nel percorrerli", (…) più pericoloso che difficile. (Gino Buscaini, pp. 302-303. Per i dati inerenti, consultare la sezione Recensioni del sito).

Concludendo, il panorama dalla ventosissima vetta del monte Taille è magnifico: a sud scorgiamo il Marienhorn o Corno Maria (2767), il possente ed alto Mont Nery (3075), la Punta Soleron (2887), la Punta Champlong (2678). A nord il già citato Monte Rena ed il Corno Bussola, la vetta del Monte Bieteron, la Punta Valfredda, il Corno Vitello, la Testa Grigia, il magnifico Ghiacciaio del Lys al termine del profondo solco della bella Valle omonima.

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